
La nomina del presidente ferma «causa trasloco»
PUGLIA
Vincenzo Rutigliano
BARI
Sarebbe il trasloco del quartiere fieristico barese il convitato di pietra nell’"affaire Pertosa", dal nome dell’imprenditore di Monopoli indicato dal governatore pugliese Nichi Vendola come prossimo presidente della Fiera del Levante e poi accantonato (a favore – salvo sorprese dell’ultimora – di Cosimo Lacirignola, che oggi guida lo Iam, Istituto agronomico mediterraneo). Sul nome di Pertosa – anticipato dal Sole-24 Ore l’8 settembre – all’inizio sembravano d’accordo anche i vertici di Comune e Provincia (soci della Fiera con la Regione), perchè aveva le caratteristiche necessarie al rilancio dell’ente: esperienza internazionale (alla guida della MerMec, azienda elettromeccanica di eccellenza), concretezza e autonomia operativa. Ma nelle ultime settimane il sindaco, Michele Emiliano, e il presidente della Provincia, Vincenzo Divella, hanno bocciato il metodo con cui si era arrivati al nome di Pertosa.
I ripensamenti sono arrivati proprio quando Pertosa ha rivendicato per sé la possibile sostituzione del segretario generale dell’Ente Fiera e lamentato l’assenza di un indirizzo chiaro sullo spostamento del quartiere fieristico: tutte cose riferite dall’imprenditore in una lettera a un quotidiano locale e non smentite. Di qui la possibilità che il vero nodo sia la necessità di scegliere un presidente e un cda (quando la Fiera sarà stata trasformata in spa, come prevede un Ddl del vicepresidente della Giunta regionale, Sandro Frisullo) in linea con quella che sarà la scelta dei tre soci istituzionali sul futuro della Fiera. Ad oggi si lavora praticamente su due possibilità: trasferire il quartiere fieristico o ristrutturarlo. La prima ipotesi consentirebbe di liberarne i suoli e venderli per far fare cassa ai tre soci e ricapitalizzare la società. Contribuendo a quegli investimenti invocati da anni dal presidente in scadenza, Luigi Lobuono, che però aveva un progetto da 100 milioni (dal 2002) per ristrutturare l’attuale quartiere.
Su questo l’opposizione incalza. «Ma come – si chiede Rocco Palese, capogruppo regionale di Forza Italia -, prima dicono sì a Pertosa e poi improvvisamente no? C’è il dubbio che il problema non sia il nome, ma gli interessi dietro l’ubicazione e l’edificazione del quartiere: potrebbe servire una figura più condizionabile. Immagino quindi fattori esterni baresi, su suoli e cambi di destinazione d’uso dei suoli». «Coi tre soci – ribatte Frisullo – abbiamo parlato d’altro e comunque l’ipotesi di trasferire il quartiere è da tempo in esame. Ma appartiene tutta al piano industriale, quindi potrà essere discussa solo all’interno delle direttive e competenze del nuovo vertice dell’Ente».
Intanto, per il rilancio della Fiera c’è poco tempo: occorre riorganizzarne l’offerta (il calendario 2007 non ha novità di rilievo), contenere la concorrenza della Fiera di Roma (che ha già sottratto Cibus a Bari) e superare la logica da meri "affittaspazi" per gli espositori. Quindi servono nomine rapide e una strategia forte ma compatibile con le carenze dell’attuale quartiere: trasferimento o ristrutturazione richiedono tempi lunghi.