Rassegna stampa

La Mostra diventa una holding

«La Mostra d´Oltremare si fa in quattro», è stato per anni il refrain di Raffaele Cercola, presidente della spa (Comune 66,70 %, Regione 20,80%, Provincia 3,85%, Camera di Commercio 8,65%). Il riferimento era al ventaglio di attività: fieristico, congressuale, sportivo e culturale. Ma ora conti alla mano (dopo oltre 65 anni di storia ha registrato un utile pari a 100 mila euro) e forte (per la terza volta in due anni) di un premio di «Cultura di gestione», l´ente si avvia a fare il grande salto. La Mostra d´Oltremare ricomincia da tre, si potrebbe dire parafrasando Cercola. Seguendo l´esempio delle grandi strutture fieristiche nazionali e internazionali, una divisione geografica «naturale» ai suoi 720 mila metri quadrati, e una maturata esperienza, la spa di Fuorigrotta ha intenzione di indossare la nuova veste giuridica e finanziaria della holding. Sarà formata di tre comparti, la nuova Mostra: due società per azioni (Napoli Congressi spa, Mostra d´Oltremare spa) e una fondazione (Fondazione Mostra d´Oltremare). La rivoluzione tiene conto delle attività, ogni filiera infatti avrà una propria autonomia. Alla Napoli Congressi spa va la gestione del Centro Congressi, della Conference Hall, della Sala Sponsor. E ancora: due alberghi, un´area di catering di circa mille posti, sala poster e la sede per gli uffici. Alla Mostra d´Oltremare spa la gestione del settore «Parco Espositivo» (padiglioni, spazi all´aperto, sale per eventi collaterali e servizi tecnologici). Infine alla Fondazione va l´”Entertainment Area”: e cioè la gestione delle attività culturali e del tempo libero (l´Arena Flegrea, teatri, le due piscine, campi da tennis, spazi all´aperto per la musica e la cultura). L´evoluzione del nuovo modello di business dell´ente è allo studio da tempo e sarà presto sottoposto al consiglio di amministrazione. Al presidente Cercola danno ragione i conti e un ricco calendario tra prossime inaugurazioni e appuntamenti di qualità. Tanto per cominciare: dopo sessant´anni il bilancio d´esercizio del 2004 che chiude con un utile di esercizio pari a 100 mila euro: «Nel ?98 sulla Mostra d´Oltremare grava un debito di oltre 70 miliardi di vecchie lire. Era un ente da liquidare: le perdite rosicchiavano il capitale», spiega il presidente e professore di Marketing alla “Federico II”, che va orgoglioso di un altro risultato raggiunto: «Ad aprile saranno inaugurate le due piscine. Erano chiuse da vent´anni». Dopo quasi un quarto di secolo le due strutture, quella olimpionica e quella di 25 metri coperta verranno restituite al pubblico. Due piscine informatizzate e ad alta tecnologia: «Dopo il collaudo definitivo si attende il certificato di agibilità, questione di giorni. La gestione nel corso del 2005 sarà ancora nostra. Intanto ci avviamo a preparare una procedura di affidamento e un bando di gara». Negli uffici della Mostra sono già arrivate diverse manifestazioni di interesse: associazioni sportive, ma anche grandi imprese del turismo. Le quali hanno fiutato l´affare: i due futuri alberghi (il primo nascerà tra gli uffici della Mostra e l´attuale sede del Coni che lascerà l´immobile entro il 2007), la sala catering di circa mille posti e un ristorante «aperto» alla città (100 posti). Turismo e convegnistica. Il binomio vincente non è sfuggito a Cercola: 58 i congressi del 2004 (più 18 per cento). Per non parlare delle fiere: in cinque anni se ne sono aggiunte 22 in più nell´agenda mentre sono state privatizzate quelle storiche (tra le altre: Nauticsud, Mediel e Fiera della Casa). Infine, per il prossimo 29 e 30 aprile, è prevista negli spazi della Mostra la prima conferenza nazionale sul Turismo, annunciata da Luca Cordero di Montezemolo. Oltre al presidente di Confindustria parteciperanno alla kermesse, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

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