
La meccatronica parlerà francese
Piemonte e Rhône-Alpes si alleano sulla meccanica e la meccatronica. Un tassello concreto nell’ambito dell’euroregione Alp-Med, siglato ieri sera all’Unione industriale di Torino. Viaméca (primo polo di compétitivité francese della meccanica con sede a St-Étienne) e Mesap (polo di innovazione della meccatronica e dei sistemi avanzati di produzione con quartier generale sotto la Mole) hanno firmato un accordo triennale di collaborazione in cinque punti: governance, comunicazione, salone, networking e R&S.
Soddisfatti sia Giuseppe Gherzi (ceo di Mesap) sia Philippe Bertrand (fédérateur scientifique di Viaméca). L’intesa, rinnovabile alla scadenza del 2014, prevede scambio di informazioni e best practice, visite periodiche e promozioni reciproche (sulla carta c’è scritto “mutual ambassadors”) a livello multimediale, la partecipazione con uno stand unico ai Saloni europei e internazionali più importanti. Verranno inoltre organizzati eventi di networking, con sviluppo di progetti e collaborazioni tecnologiche.
«La strada è tracciata bene – interviene Mauro Zangola, responsabile di programma del team di gestione del Mesap –. Cercheremo, soprattutto, di lavorare presto a concreti progetti bi-nazionali che ci consentano di accedere ai fondi europei che adesso premiano questa specifica collaborazione. Sia noi sia i francesi ne guadagneremo veramente in competitività. Questo, peraltro, è quanto si aspetta anche la giunta Cota in termini di proattività dei cluster. Stiamo anche mettendo appunto un database completo con informazioni utili alle aziende». Aggiunge Philippe Bertrand: «I nostri obiettivi – dice – combaciano: Viaméca vuole completare a livello internazionale la catena di valore dei manufatti attraverso “l’interclustering” con poli complementari, come Mesap. Gli attori, messi in relazione, possono supportarsi negli aspetti tecnologici mancanti e rispondere meglio insieme alle sfide europee».
In effetti, i numeri sono ghiotti e promettono bene. Mesap (uno dei 12 poli piemontesi) è nato due anni fa. Conta una rete di 126 membri, di cui il 94% imprese e il 6% tra atenei e otto centri di ricerca e trasferimento tecnologico. Ha all’attivo 50 progetti di collaborazione in R&S già avviati. Gli addetti sono circa 29.500. Ha una leadership scientifica d’eccellenza in meccatronica, metrologia, trattamenti delle superfici, automazione e robotica, sistemi flessibili di lavorazione, microtecnologie. Viaméca è invece operativo già da cinque anni: 148 membri (di cui il 54% aziende, il 24% strutture di ricerca e universitarie, il 21% enti professionali o camerali), 300 progetti attivi in R&S, 235mila occupati, di cui 1.600 ricercatori. Ha una leadership scientifica riconosciuta in sistemi avanzati di produzione, trattamento delle superfici, sistemi intelligenti e robotica.
Domani inizierà alla Fiera di Parma il Mecsp, che presenterà una breve indagine sulla meccanica del Piemonte: il 59% delle imprese ha ottenuto un fatturato 2010 in crescita, e per quasi il 90% il 2011 presenta aspettative buone. «Dati interessanti – commenta Vincenzo Ilotte, presidente dell’Amma di Torino – e mi sembra che rispecchino la situazione attuale: a macchia di leopardo, con aziende già ripartite e ora più forti di prima e altre sempre più in difficoltà. Per chi è rimasto sul mercato, si prospettano buone opportunità».
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