Rassegna stampa

La lettura sceglie l’austerity: sobrietà e tagli al «Salone»

L’appuntamento con la XXII Fiera internazionale del libro è al Lingotto di Torino da giovedì 14 a lunedì 18 maggio. Dai 100mila visitatori e 553 espositori del 1988, quando nacque come «Salone» per iniziativa del libraio Angelo Pezzana e dell’imprenditore Guido Accornero (e Salone si chiamerà di nuovo, dal 2010), la Fiera è cresciuta fino ai circa 300mila visitatori e oltre 1.400 espositori dell’ultima edizione, confermandosi kermesse di primo piano nel panorama europeo: il Salon du Livre di Parigi, in marzo, ha contato circa 198.150 passaggi; la Buchmesse di Francoforte in ottobre ne aveva totalizzati 286.621.
Anche Librolandia, però, fa i conti con la realtà contingente, presentandosi quest’anno all’insegna del risparmio e molto attenta a indagare sul futuro. Ridotto di poco e confermato intorno al milione e mezzo di euro il sostegno complessivo di Regione Piemonte, Provincia di Torino – è proprio Antonio Saitta, presidente della Provincia, il presidente annuale della Fiera – e Comune di Torino, pur con alcune sforbiciate: non ci sarà, ad esempio, l’ormai emblematica torre di libri ideata da François Confino: le casse municipali spendevano 50mila euro per montarla. Immutati i contributi degli sponsor principali: Fondazione Crt, Associazione delle fondazioni delle casse di risparmio piemontesi e Camera di commercio di Torino. Alla fine il presidente della Fondazione per il libro, Rolando Picchioni, opererà autotagli per circa 200mila euro, ottimizzando le risorse e contenendo le spese di personale (meno collaboratori) e di rappresentanza (più sobrietà). Una Fiera più sobria ma sempre annuale, e non biennale, come qualcuno aveva ipotizzato appunto per contenere le spese. E per contro ancor più ricco il programma messo a punto dal direttore editoriale, Ernesto Ferrero, sul tema conduttore «Io, gli altri».
Imponente l’elenco dei grandi nomi in arrivo. In testa a tutti il Nobel turco Orhan Pamuk; Salman Rushdie presenterà il suo nuovo romanzo; e poi il cinese Yu Hua, il poeta franco-siriano Adonis, lo svedese Björn Larsson, l’indiano Indra Sinha. Tornano gli scrittori palestinesi Ibrahim Nasrallah, Sayed Kashua, Liana Badr e lo storico Ilan Pappé. Dopo la prolusione inaugurale di Umberto Eco, in dialogo con Jean-Claude Carrière sul futuro del libro, sono attesi Alberto Bevilacqua, Gianrico Carofiglio, Erri De Luca, Claudio Magris, Paolo Giordano. Tra gli ospiti più attesi l’indiana Vandana Shiva e Tariq Ramadan, con un proposta destinata a far discutere: una lettura moderna che faccia uscire il Corano dal blocco ideologico in cui è imprigionato. In campo scientifico, l’incontro con Rita Levi Montalcini, che festeggia cento anni di inesauribile creatività, intervistata da Daria Bignardi. Molte anche le star dello spettacolo: Claudio Baglioni con il nuovo romanzo; Gino Paoli, che festeggia i cinquant’anni di carriera; il travolgente show di Lella Costa; festa di chiusura con Lucio Dalla.
Paese ospite del 2009 sarà l’Egitto, non senza polemiche. International solidarity movement e Forum Palestine contestano l’invito (come già l’anno scorso avevano contestato quello a Israele) a uno Stato «non democratico, che perseguita gli oppositori e collabora con Israele nell’assedio a Gaza». Per Picchioni e Ferrero l’Egitto, Paese che a luglio parteciperà al vertice del G8, è deputato, sempre più, a fare da tramite tra il mondo arabo e l’Occidente. La sua partecipazione è stata volutamente fatta coincidere con due eventi culturali: la mostra archeologica dei Tesori sommersi, che è aperta da febbraio alla Reggia della Venaria, e la mostra in corso a Palazzo Bricherasio, dedicata ad Akhenaton, faraone del Sole. Lo stand egiziano, di forte suggestione, occuperà un grande spazio nel secondo padiglione del Lingotto, e ospiterà autorevoli egittologi, come Edda Bresciani, Francesco Tiradritti e Zahi Hawass, l’ormai leggendario archeologo che gode di una vasta popolarità anche in Italia.
Con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sarà proprio il ministro della Cultura della Repubblica araba d’Egitto, Farouq Hosni, a inaugurare Librolandia la mattina del 14 maggio; seguiranno gli interventi del ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, e di César Antonio Molina, suo omologo nel governo spagnolo.
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290mila

Pubblico. Numero di visitatori registrati nell’edizione 2008

 

13mila

Professionali. Gli operatori del settore arrivati lo scorso anno

 

2 milioni €

Il brand. Valore stimato del «marchio» Fiera del libro

LA GALASSIA EDITORIALE 200mila
«Autotagli»
Cifra che la Fondazione per
il libro intende risparmiare nell’edizione di quest’anno, ottimizzando le risorse e tagliando alcune spese per personale e rappresentanza
3,7 miliardi
Il mercato
Giro d’affari dell’industria editoriale italiana nel 2008, per un totale di 60mila titoli e 24 milioni di lettori (almeno un libro l’anno)
2.901
Le case editrici
Totale italiano, di cui
il Piemonte rappresenta
il 7% (con 606 editori),
la Liguria il 2,6% (227)
e la Valle d’Aosta lo 0,2% (21)
51,1%
Lettori «forti»
Nel Nord-Ovest l’indice di lettura (numero di lettori di almeno un libro l’anno sulla popolazione con oltre 6 anni) è superiore alla media nazionale (43%): 51,1% in Piemonte, 48,9% in Liguria e 51,6% in Valle d’Aosta

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