Rassegna stampa

La Fiera ‘sbarca’ in Russia e Brasile

Cremona. Ieri pomeriggio a Cà de’ Somenzi uomini d’affari dei due Paesi per studiare opportunità di collaborazione La Fiera ‘sbarca’ in Russia e Brasile Stretto anche un accordo di rappresentanza in Turchia
di Andrea Gandolfi CREMONA – Molto interesse da parte della delegazione russa, che in Italia cerca tecnologie e know how da applicare al settore del latte; un formale invito a San Paolo da quella brasiliana, per portare nel Paese ulteriori elementi di innovazione. Nuovo passo avanti per la strategia di internazionalizzazione di CremonaFiere, che ieri pomeriggio ha ospitato responsabili economici del sistema fieristico, confindustriale e delle Camere di commercio delle due nazioni. Con loro anche due giornalisti. Inserita nel progetto di promozione delle Fiere lombarde, la visita è giunta proprio nel giorno in cui l’ente di Cà de’ Somenzi ha concluso un importante accordo di rappresentanza in Turchia. «Ci permetterà di essere ‘coperti’ nei comparti agricolo e zootecnico in tutto il Paese, e di puntare su esposizioni di grande rilievo come la Fiera agricola di Smirne», ha annunciato il presidente Antonio Piva. «Un segno in più della nostra volontà di essere protagonisti in tutti i mercati emergenti». Come certamente sono, viste le rispettive dimensioni e potenzialità, anche quelli russo e brasiliano. Ieri le due delegazioni sono arrivate a Cremona dopo aver passato in rassegna gli altri principali poli regionali. Il presidente Piva ha illustrato caratteristiche, punti di eccellenza e potenzialità del mondo produttivo cremonese e della sua Fiera. Insieme a lui ed al direttore generale Massimo Bianchedi, molti tra i principali esponenti della nostra economia e delle istituzioni: il presidente della Libera Associazione Agricolori e della Banca Popolare Maestroni, l’amministratore delegato della Popolare Grassano, l’assessore provinciale Savoldi e quello comunale Dal Conte, il direttore dell’associazione industriale Cabrini, quello di Assoartigiani Bonini, di Cna Cavagnoli, il consigliere regionale Pizzetti. Il Pirellone era rappresentato anche dal dirigente Antonini e dal consigliere di CremonaFiere Rugarli. Una squadra che ben testimonia l’interesse con il quale Cremona guarda all’attività della Fiera. Le domande degli ospiti hanno spaziato su diversi argomenti: struttura societaria e programmazione di CremonaFiere, sinergie tra pubblico e privato, disponibilità a collaborare e fungere da testa di ponte con altri espositori italiani ed europei sopratutto nel campo agroindustriale, sostegno sul piano delle tecnologie e dell’innovazione. Tutti fronti nei quali le possibilità di partnership sono evidenti. «Agricoltura e zootecnia sono i settori che ci interessano di più; la vostra Fiera internazionale del bovino da latte (che fino ad ora ha fatto a meno dei Russi…) ci pare un approdo di grande interesse», ha commentato Igor A. Korotin, direttore del dipartimento esposizioni e fiere delle Camere di commercio russe. Mentre Guilherme Furegato Mattar, che promuove le relazioni commerciali delle oltre 100.000 imprese associate di San Paolo del Brasile, ha sottolineato la volontà di rafforzare relazioni e scambi tra il sistema agroindustriale brasiliano e le punte di eccellenza dell’economia cremonese. «Possiamo solo dirci soddisfatti», è stata la valutazione del presidente di CremonaFiere Antonio Piva. «I segnali di apertura di fiere importanti come quella di Mosca e l’interesse degli imprenditori brasiliani sono elementi sui quali lavorare sin da ora». Anche Mario Maestroni, presidente della Libera Associazione Agricoltori e della Banca Popolare di Cremona, giudica positivamente l’esito di un incontro che ha segnato grande attenzione per il sistema fieristico cremonese, per i livelli di eccellenza raggiunti da agricoltura e zootecnia nel territorio; e che ha fruttato la richiesta di partnership nei settori di know how e tecnologie. «Ora bisogna valutare con attenzione e concretezza le opportunità che si aprono. E sfruttarle al meglio».

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