
La Fiera sarà una portaerei congressuale
Lo aspettavamo da quasi un anno. Il primo passo della “Gl Events” gruppo francese da 400 milioni di euro di fatturato che si occupa di organizzare fiere, convegni e di gestire convention internazionali. Il Gruppo che nel febbraio scorso, dopo un’asta con le altre fiere del Veneto, si era aggiudicato la gestione di Padovafiere costituendo una nuova società di cui ha l’80 per cento, mentre il restante 20 è rimasto ai soci fondatori a cui è rimasta anche la proprietà dei “muri”. Che cosa ne avrebbero fatto i francesi della Fiera di Padova, che hanno “acquistato” per 25 milioni di euro impegnandosi a versare 500mila euro l’anno pro manutenzioni e un affitto per il disturbo di usare i locali di 1 milione e 500mila euro l’anno per trent’anni? Lo hanno spiegato a Barcellona e Lione, mostrando ai rappresentanti dei tre soci fondatori, il sindaco Zanonato e i presidenti di Provincia, Casarin e Camera di Commercio, Chiesa, che cosa stanno facendo nei mega centri congressi di quelle città. Posti che, tanto per dire solo di Barcellona costato 204 milioni di euro, possono ospitare tranquillamente la convention mondiale della Toyota, convogliando in due giorni, cinquemila persone. Ebbene l’idea della Gl Events è di fare della fiera di Padova una portaerei espositiva e congressuale, che richiamerà migliaia di visitatori all’anno non fosse altro che per essere a 30 minuti da Venezia. Tanto per cominciare già oggi il nuovo padiglione 8 è sede di concerti di artisti famosi, ma in futuro sarà affiancato da una ristrutturazione radicale dei capannoni che vedranno nascere un centro congressi e un park silos. Lo ha spiegato l’amministratore delegato della nuova società, Andrea Olivi, già segretario generale di Padovafiere. «Vorrei precisare che per ora si tratta di una mia idea, bisognerà trovare tutte le formule» dice, ma poco dopo il sindaco ne confermerà le intenzioni. «Cominceremo proponendo per due mesi l’allestimento di un centro congressuale al padiglione 11, uno degli ultimi costruiti, ma questo verrà sostituito da un nuovo centro congressi che sarà aperto al posto del Palazzo delle Nazioni». Si tratta del palazzo di vetro che chiude il viale principale e che è da tempo inutilizzato. «Vorremmo che avesse una capienza intorno ai 2mila posti, perché crediamo che a Padova ci sia un mercato sufficiente». E come no, l’ex vicesindaco Ermanno Ancona, illustre luminare, ne voleva uno a tutti i costi. Diceva che doveva portare i professori a Iesolo o a Venezia in posti carissimi… La proposta dunque è geniale e porterebbe un indotto incredibile alla città. Basti pensare che si è calcolato come un convegnista spenda mediamente 300 euro al giorno. Tutta la zona a nord del quartiere fieristico verrebbe comunque riscritta con «un nuovo padiglione in funzione di hall di accesso, collegato ai nuovi padiglioni 7 ed 8». Allo stesso modo tutta la zona più “antica” della fiera, quella che è rappresentata dai padiglioni 1, 2, 3, e 4, sarebbe abbattuta per far posto ad un unico padiglione nuovo». Insomma Gl Events, par di capire, vorrebbe spendere i 500mila euro di manutenzione annui per 30 anni in un altro modo, rinnovando da capo a piedi la Fiera. Dentro questo programma ci sarebbe anche l’abbattimento del padiglione 14 per far sorgere un parcheggio silos da 600 posti. «Pensiamo che nella gestione del centro congressi potrebbero entrare anche gli hotel di Padova attraverso le loro associazioni». Sì, ma chi paga? «Tutta la parte vecchia della fiera (esclusi 7-8) è di proprietà comunale – dice il sindaco – e se i francesi vorranno fare questo tipo di investimenti siamo d’accordo». Così il centro congressi e il parcheggio saranno pagati direttamente dai francesi, come opere di sviluppo infrastrutturale. Invece la società immobiliare costituita dai vecchi soci troverà un soggetto che in project-financing costruirà il nuovo capannone al posto dell’1,2,3,4 e poi l’affitto che chiederà in cambio agli enti pubblici, sarà pagato dai francesi. Mauro Giacon