Rassegna stampa

La Fiera guarda oltre il Salone

La Fiera di Genova sta portando a compimento (non senza qualche ritardo) il piano industriale avviato nel 2004 e si prepara a compilare quello nuovo. Intanto riposiziona la sua offerta, guardando da un lato alle manifestazioni di nicchia, per il business to business, e dall’altro a quelle che soddisfano un preciso bacino d’utenza, per il business to consumer. Mantenendo, però, sempre alta l’attenzione sul salone nautico, che è la kermesse di punta del quartiere fieristico, attorno alla quale ruotano tutte le altre minori. Con un’opzione in più: Euroflora, la grande mostra floreale che si tiene ogni cinque anni e che, nel 2011, si svolgerà dal 22 aprile all’1 maggio.
È Roberto Urbani, amministratore delegato della Fiera, a illustrare la strategia che caratterizzerà la spa nel 2010 e per gli anni a venire: una strategia che fa anche i conti con la crisi mondiale scoppiata nel 2008 e non ancora conclusa. «Stiamo completando – spiega – il piano industriale, risalente al 2004, in tempi più lunghi di quelli preventivati ma senza discostarci dai progetti previsti. Era necessario superare il ritardo infrastrutturale e organizzativo della Fiera, per garantire, prima di tutto, un salto di qualità al nostro prodotto core, cioè il nautico. Abbiamo quindi realizzato – continua Urbani – la marina con la nuova darsena e abbiamo costruito ex novo il padiglione B, creando una struttura molto marina, in linea con le nostre esigenze. Non abbiamo ancora realizzato, invece, un terzo punto del piano, per il quale, comunque, si stanno raccogliendo gli ultimi elementi. Mi riferisco al polo multifunzionale a ovest della Fiera, con il nuovo ingresso business, le funzioni congressuali e una struttura alberghiera di qualità».
Urbani riflette, poi, sulle possibilità che il quartiere di Genova è in grado di ritagliarsi sul mercato delle fiere. «Già prima della crisi – afferma – il comparto, sia in Italia, sia a livello internazionale, mostrava un eccesso di offerta. Il business delle fiere, dunque, è entrato in una fase selettiva e la situazione porterà a una mortalità di sigle fieristiche non competitive. Fatta salva, ovviamente, la capacità di innovarsi. Occorre fare proposte appetibili per direttori marketing con livelli di spending limitati». In questo quadro, avere una manifestazione forte come il nautico è essenziale per la Fiera di Genova. «Il salone – assicura Urbani – è un asset sul quale siamo in posizione di leadership nel mondo: e se lo spending della nautica si riduce del 30%, l’appetibilità del salone triplica».
Urbani rivela che la Fiera sta iniziando a lavorare a un nuovo piano industriale: la strategia resta concentrata sul nautico, al quale si aggiungono altri filoni fieristici. «Puntiamo – dice – a ritagliarci comparti di nicchia per il business to business, nel momento in cui si ristrutturano molti settori dell’offerta fieristica. Con la crisi si possono scoprire nuove nicchie che potrebbero essere congeniali al nostro quartiere e avere respiro internazionale. Per esempio le tecnologie, in diversi campi come infrastrutture, mare o security».
La Fiera, prosegue Urbani, sta lavorando alla riprogettazione della parte del portafoglio relativa a manifestazioni business to consumer. «Tutte le kermesse di questo comparto – spiega – sono circoscritte a un’utenza di un preciso bacino geografico e noi stiamo cercando di riordinarle, procedendo, in alcuni casi, alla gestione diretta dei marchi, assumendoci anche il rischio d’impresa».
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Roberto Urbani
AD FIERA DI GENOVA

In agenda. «Stiamo riordinando le kermesse business to consumer. In alcuni casi gestiremo direttamente i marchi, assumendo il rischio d’impresa»


IN PROGRAMMA

ArteGenova
Mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, dal 26 febbraio al 1° marzo
Energethica
Salone dell’energia rinnovabile e sostenibile, dal 4 al 6 marzo
Primavera
Campionaria della casa e del tempo libero e artigianato, dal 19 al 28 marzo
Marc di Primavera
Mostra di attrezzature radioamatoriali e componentistica, 17 e 18 aprile
Cpexpo
Salone delle tecnologie e dei sistemi per la protezione
Salone nautico internazionale
Dal 2 al 10 ottobre
Libridine e Tuttantico
Salone del libro antico e mostra d’antiquariato, dal 29 al 31 ottobre

Darsena gestita «in casa»

Le ricadute possibili con l’affidamento a Marina Fiera spa

150
Per le barche. La darsena potrà ospitare 40 maxi yacht e 100 altre imbarcazioni

 

35-75
I posti di lavoro. È l’indotto occupazionale stimato dall’osservatorio nautico nazionale


10,8 milioni
L’indotto sul territorio. Vale 9 milioni per i superyacht e 1,85 milioni per le altre imbarcazioni


2,14 milioni
Le spese portuali. A tanto ammonterebbero quelle per i superyacht, secondo l’Onn


1,33 milioni
Per le altre imbarcazioni. Sono le risorse per i servizi portuali in base alle tariffe attuali

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