Rassegna stampa

La Fiera fa rotta sulla Polonia

Veronafiere ha molti progetti in cantiere. In attesa della stesura definitiva del piano industriale, sono già programmati investimenti autofinanziati per 71 milioni nel miglioramento e ampliamento delle infrastrutture; altri progetti riguardano l’Europa dell’Est e il Sudamerica, mentre sul fronte giuridico si lavora alla trasformazione in società per azioni, in vista della privatizzazione.

Alla presentazione di “Miwine”, la manifestazione enologica della Fiera di Milano in calendario per giugno 2004, Veronafiere ha risposto stringendo un accordo con la Ferrari per organizzare a Monza un “wine tasting”. L’iniziativa, rivolta al migliaio di vip presenti nell’area per l’ospitalità della casa automobilistica di Maranello durante le giornate del Gran Premio, potrebbe essere replicata nelle successive tappe del campionato del mondo. «Chissà – commenta il presidente di Veronafiere, Luigi Castelletti – che poi la stessa Ferrari non faccia tappa al Vinitaly 2004?».

Una politica di marketing aggressiva, accompagnata da risultati economici positivi. Nel primo semestre 2003 i ricavi hanno sfiorato i 49,25 milioni (circa 500mila euro in più del previsto), il margine operativo lordo si è attestato a 6.207.435 euro e oltre 500mila euro sono stati risparmiati in costi di gestione caratteristica.

«Nonostante il delicato momento attraversato dal sistema economico e finanziario – spiega Castelletti – Veronafiere ha saputo rafforzare i risultati dello scorso anno, procedendo nello stesso tempo alla riorganizzazione interna della struttura per business unit». Le principali aree di business individuate sono il vino (Vinitaly), il settore agroalimentare (Fieragricola e Eurocarne le principali manifestazioni), il mobile-arredo (Abitare il tempo, Vivi la casa) e l’edilizia, le costruzioni e i trasporti (Samoter, Marmomacc).

«Grazie all’accordo tra i soci – prosegue Castelletti – sono state gettate le basi per la modifica dell’assetto societario, il primo passo per un’eventuale privatizzazione, e sono state messe a punto le strategie di sviluppo per i prossimi anni. In questo senso il consiglio di amministrazione ha affidato alla McKinsey & Partners la realizzazione del piano industriale, che sarà pronto entro la fine di ottobre».

Veronafiere è poi la capofila di un’importante iniziativa in Polonia, a Varsavia, dove verrà costruito e gestito un nuovo quartiere espositivo; l’investimento previsto è di 90 milioni. «L’Ente sta potenziando la propria presenza all’estero – commenta Castelletti – e sta rivolgendo particolare attenzione all’Est europeo, che costituisce un mercato in crescita, sempre più interessante per gli operatori economici. Varsavia rappresenta un avamposto strategico per l’intera Europa centrale e orientale, un crocevia fondamentale per il futuro sviluppo del vecchio continente anche nella prospettiva dell’allargamento dell’Unione Europea. L’operazione Varsavia prevede la nascita di due distinte società, che si occupano rispettivamente dello sviluppo immobiliare del progetto e della gestione del quartiere». Alla prima società parteciperanno il Comune di Varsavia, fondi internazionali, Lusingest (immobiliare del gruppo Lucchini), la bresciana King Kross, Bank Pekao, il cui azionista di maggioranza è Unicredit, e Simest. Veronafiere, invece, controllerà il capitale della società di gestione, nella quale dovrebbero entrare anche operatori fieristici locali.

L’avvio dei lavori è fissato per l’inizio del 2004. «Il primo lotto della nuova fiera – annuncia Castelletti – si svilupperà su una superficie complessiva di 370mila metri quadrati e sarà pronto alla fine del 2005. Contiamo di organizzare le prime manifestazioni nel 2006. I settori di interesse sono quelli che fanno parte del nostro core business: filiera agroalimentare, edilizia e movimento terra, arredamento-moda-tempo libero, terziario. L’obiettivo è arrivare a ospitare, nella capitale polacca, una ventina di rassegne l’anno».

Un altro fronte su cui Veronafiere sta investendo è l’America Latina. I legami già stretti con i due principali Paesi, Brasile e Argentina, si rinsaldano ulteriormente grazie alla collaborazione con la città di Mendoza, uno dei centri più sviluppati, dove sono in programma il rinnovo e il rilancio del quartiere fieristico e l’organizzazione di rassegne ed eventi in campo agroalimentare.

Ad ottobre, inoltre, si terrà a San Francisco e a Chicago il Vinitaly Us tour, che quest’anno, per la prima volta, è stato inserito nel piano promozionale ufficiale del governo statunitense. Infine, Veronafiere dedica un’attenzione crescente all’Asia, con particolare riguardo a Singapore, Giappone, Cina e India.

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