Rassegna stampa

‘La Fiera è patrimonio pugliese. Carta decisiva per lo sviluppo’

Lettera aperta della vice-presidente della Confapi Bari, Scherillo ‘La Fiera è patrimonio pugliese. Carta decisiva per lo sviluppo’ Mariarosaria Scherillo* Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta della vice-presidente della Confapi Bari Mariarosaria Scherillo, sul ruolo della Fiera del Levante per l’economia regionale. E’ evidente che la Fiera del Levante è patrimonio della Puglia e della Basilicata quindi non è concepibile parlarne come strumento di potere o di interdizione, ma come luogo funzionale alla crescita di una parte significativa del Mezzogiorno. La sua gestione ha enormi ricadute sullo sviluppo e va valutata sul “quello che è stato fatto finora” e su “quanto avrebbe potuto essere realizzato”, per comprendere le iniziative migliori dalle quali ripartire. La sua gestione ordinaria, con ogni probabilità, dovrà competere con la crescita qualitativa e quantitativa delle fiere concorrenti di tutto il Mediterraneo, eppure, nelle ultime settimane, le preoccupazioni sono sembrate altre. Ma perché tanto accanimento attorno alle nuove nomine? Esistono dei progetti significativi da giustificare quanto accaduto? E come mai non se ne è parlato con chiarezza? Davanti a un crescente autoritarismo economico, che unito alla naturale crescita del confronto tra paesi e modelli di produzione e consumo forma una miscela micidiale per qualunque società, le istituzioni private non possono privarsi del sostegno culturale e programmatico delle imprese, per reagire efficacemente. Eppure, l’economia del Sud si presenta frantumata in miriadi di piccole imprese mortificate da chi, pur promettendo di volerle affiancare nel progresso, non riesce a esprimere risultati degni di nota. Il calo di fiducia e il senso di oppressione fiscale provocato da una ingombrante burocrazia avviliscono ogni velleità di investimento e ricerca ipotecando, senza possibilità di errore, ogni possibile trasformazione. Urge un approccio straordinario per progetti di lungo termine. La Fiera del Levante potrebbe essere la carta decisiva per la svolta della nostra economia se solo fosse ispirata da altri e più coraggiosi obiettivi. E’ certamente difficile che il politico riconosca la necessità di aprire le stanze della gestione degli enti che controlla ad altri player, ma non v’è una terza possibilità: senza l’input di nuove idee e nuova energia questi enti retrocedono lenti ma inesorabili a livello di carrozzoni. Intendiamoci. Ospitare organicamente tutte le organizzazioni datoriali e sindacali negli organi della Fiera sarebbe impensabile né servirebbe, ma certamente vanno acquisite le proposte più affidabili delle associazioni di imprese più dinamiche e propositive in un percorso partecipativo che sia proficuo per il territorio e teso allo sviluppo. *Vicepresidente CONFAPI Bari con delega all’Internazionalizzazione

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