
La Fiera di Rimini punta su Belgrado
Se l’operazione andrà in porto, dal cuore di Belgrado partirà una svolta storica per il sistema fieristico italiano. Fiera di Rimini Spa infatti si è candidata per acquisire la gestione del quartiere fieristico della capitale serba. Un’area di 300mila mq in pieno centro, 2 milioni di visitatori e una trentina di manifestazioni all’anno. È un’operazione complessa che ha una componente immobiliare e una propriamente espositiva. Finora gli enti fieristici italiani hanno portato all’estero singole manifestazioni. Mai però si sono proposti per gestire un intero quartiere. Sono cose che finora hanno fatto solo i tedeschi operando in partnership sulla piazza di Shanghai. «Intendiamo adottare lo stesso approccio coinvolgendo altri importanti enti fieristici italiani – dichiara Lorenzo Cagnoni, presidente di Fiera Rimini, al servizio Farnesina dell’Agenzia Radiocor -. Belgrado è un polo strategico, anche sotto il profilo espositivo, per il sud dei Balcani, e soprattutto l’iniziativa potrebbe tracciare un modello per analoghe operazioni in altri Paesi dell’Europa dell’Est. Oggi c’è una distanza enorme tra le loro manifestazioni e le nostre e su questo piano c’è moltissimo da fare: inizialmente si tratta di un investimento, ma può dare grandi ritorni nel medio termine». L’offerta di Fiera Rimini dovrà però scontrarsi con quella preannunciata del gruppo Reed. E sottolinea l’importanza della sfida anche l’ambasciata d’Italia a Belgrado, che sta supportando l’intera operazione: «L’Italia è oggi il primo partner commerciale della Serbia, e sarebbe particolarmente importante per le nostre imprese poter contare sul volano rappresentato da una forte presenza nazionale nei servizi espositivi del Paese». Massimo Di Nola – Il Sole 24ORE