
La Fiera di Milano rispetta i tempi – Tra 62 giorni apre il polo esterno
MILANO *c Tra 62 giorni, per la precisione il 2 aprile 2005, verrà inaugurato il nuovo polo fieristico milanese di Rho-Pero (cintura Nord-ovest della città). Non solo: nel giorno del fatidico taglio del nastro, la nuova grande fiera ideata dall’architetto Massimiliano Fuksas ospiterà già un paio di manifestazioni. La formula scelta dal committente – Fondazione Fiera Milano attraverso la controllata Sviluppo sistema fiera Spa – cioè quella di affidare la realizzazione “chiavi in mano” del maxi-polo al general contractor Npf (Astaldi, Vianini e Pizzarotti) si è dimostrata vincente: i lavori, della durata complessiva di 30 mesi, sono stati eseguiti con cronometrica precisione all’intero del cantiere di Rho-Pero. Attualmente le infrastrutture archittoniche della nuova fiera sono pressoché ultimate (lo stato di avanzamento delle opere è al 98%), mentre la grande vela di Fuksas – il simbolo del nuova fiera – già svetta in tutta la sua imponenza.
Nel panorama piuttosto desolante delle grandi opere, Milano si muove in controtendenza. L’ultimazione della nuova fiera, interamente autofinanziata dalla Fondazione Fiera attraverso risorse proprie (l’investimento è di 750 milioni), rappresenta un caso di successo. Come ha più volte ricordato Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, quest’opera ha una valenza non solo locale ma nazionale, perché destinata a diventare una grande infrastruttura per la promozione del made in Italy. La fiera costituirà un importante centro di sviluppo economico e commerciale per la Lombardia e l’Italia intera, e anche per chi, dal mondo, verrà a promuovere il proprio business. Il risultato è che Milano diventerà uno dei principali sistemi fieristici del mondo; tra l’altro il polo di Rho-Pero è studiato per consentire lo svolgimento contemporaneo di più manifestazioni.
Se la sfida nel cantiere di Rho-Pero è vinta, altrettanto bisognerà fare al di fuori dei cancelli della fiera, per dotare i nuovi padiglioni di un sistema d’accesso moderno ed efficiente. Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ha assicuarto che in coincidenza con l’inaugurazione degli stand sarà attivo il 75% delle opere di collegamento stradale con il nuovo polo. Anche il collegamento con la metropolitana milanese (prolungamento della linea 1) entrerà in funzione entro il prossimo 2 aprile. In futuro bisognerà pensare anche un collegamento diretto con Malpensa, che in effetti è in asse con Rho-Pero, per sfruttare al massimo le sinergie fiera-aeroporto. Di certo dalla nuova fiera transiterà la linea ad Alta velocità Torino-Milano: infatti è prevista la costruzione di una stazione apposita nei pressi del quartiere espositivo.
La fiera di Rho-Pero non è la sola grande opera a tagliare il sospirato traguardo della fine dei lavori. Sempre a Milano, qualche giorno prima di Natale, con l’apertura della stazione di Porta Vittoria è stato finalmente completato il tratto urbano del Passante ferroviario, una sorta di “quarta linea” della metropolitana milanese. É vero che all’indomani dell’inaugurazione il servizio, assicurato da Trenitalia e Ferrovie Nord, è subito andato in tilt creando gravi disagi ai passeggeri, ma resta l’importanza storica di un evento atteso da ben 21 anni (tanti quanti ne sono occorsi per completare la tratta urbana del Passante milanese dalla posa della prima pietra avvenuta nel lontano 1983). Il Passante segna una svolta nei trasporti su rotaia, perché permette di superare le stazioni di testa, dove le corse si arrestano costringendo i viaggiatori a cambiare mezzo di trasporto. Anche in questo caso, e per la rilevanza che avrà sul sistema dei trasporti ferroviari, passeggeri e merci, l’importanza del Passante milanese non può essere circoscritta al solo capoluogo lombardo.
Infine, per chiudere il dossier Milano e sempre tra le realizzazioni condotte a termine di recente, si ricorda l’avvio in grande stile dei nuovi depuratori (se ne parlava dal 1972) e, nel campo della cultura, il restauro del Teatro alla Scala.
Per il resto, come si diceva, il quadro dei lavori ultimati o in via di ultimazione non offre molto. A Ovest di Milano stanno avanzando i binari dell’Alta velocità, anche se nel 2006 (data obbligata in vista delle Olimpiadi) sarà pronta solo la tratta Torino-Novara. Il prolungamento verso Milano e l’arrivo del treno veloce nel capoluogo lombardo è previsto non prima del 2009. Tra un paio d’anni, nel 2007, dovrebbe essere ultimata l’Alta velocità ferroviaria Milano-Bologna. Ma il brindisi più ravvicinato, sempre in tema di Alta velocità, interessa la Roma-Napoli, che entrerà in funzione già quest’anno: a quel punto le due città saranno distanti solo un’ora con il treno.