
La Fiera di Milano cambierà look
“Il 2005 sarà l’anno di Fiera Milano”. Non ha dubbi Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato del centro espositivo milanese. “Abbiamo davanti un anno memorabile: di grande impegno ma anche e di grandissime soddisfazioni. Il 2 aprile aprirà infatti i battenti il nostro nuovo, complesso espositivo, che da qualsiasi punto di vista venga considerato – dimensionale, tecnologico, funzionale, estetico – segna un punto di svolta non solo per Fiera Milano, ma per l’intero settore, a livello internazionale. Per il momento il nuovo polo ci ha già consegnato un paio di primati: quello di un formidabile complesso fieristico destinato ad entrare nei libri di architettura, realizzato – malgrado l’enorme complessità dell’intervento – rispettando al secondo la tabella di marcia e costato meno di recenti analoghe iniziative portate avanti dai nostri concorrenti tedeschi. Ma ciò che sarà in grado di offrire alle aziende lo si vedrà quando comincerà a lavorare a pieno ritmo, tra fine 2005 e inizio 2006. E posso garantire che le aspettative non andranno deluse”. In effetti Fiera Milano entra in possesso di un’arma eccezionale con cui far fronte alla concorrenza: i nuovi padiglioni, sommati a quelli del quartiere in città che non verranno dismessi, porteranno la capacità di Fiera Milano a 470mila metri (circa un terzo in più dell’attuale), più 60mila metri all’aperto, destinabili a esposizioni outdoor o a eventi. Ma non è solo questione di numeri. Si tratta anche di metri qualitativamente “pesanti”, con il valore aggiunto di supporti tecnologici d’avanguardia; dei servizi (di allestimento, ristorazione, convegnistica, internet, comunicazione ed editoria tecnica) del gruppo Fiera Milano; di un’eccezionale funzionalità e fruibilità, poiché gli spazi sono facilmente accessibili e privi di colonne o angoli morti. “Il nuovo polo – continua Ferrari – è un’occasione storica. Ma richiederà a tutta l’azienda un impegno ancor maggiore di quello profuso fino ad oggi. Noi ci presentiamo all’appuntamento preparati, poiché abbiamo speso gli ultimi due anni a costruire il gruppo e oggi presidiamo con nostre società tutti i segmenti della business fieristico-congressuale. Ora però dobbiamo rafforzarci ancor più come organizzatori di manifestazioni. In questo senso stiamo lavorando su tre fronti: sviluppo delle manifestazioni che già abbiamo in portafoglio, ideazione di nuovi eventi e acquisizioni di mostre italiane o estere in cerca di nuove location adeguate alle loro esigenze di crescita (nel 2004 abbiamo concluso diverse operazioni di acquisizione, rilevando in particolare il controllo delle manifestazioni dell’Unione del Commercio, tramite la società EXPOcts, e del salone leader nel trasporto industriale-logistica Transpotec). Nel 2005 Fiera Milano proseguirà dunque il cammino lungo questo sentiero ormai tracciato. Ma verrà battuto con decisione anche un altro fronte, quello dell’internazionalizzazione, dove Fiera Milano privilegia quattro aree: Russia, Cina, Brasile e India.