Rassegna stampa

«La Fiera deve pensare in grande»

Se Verona è al centro di un sistema geografico importante, all’incrocio tra il Corridoio 1 (Brennero) e il Corridoio 5 (Transpadano), la Fiera è il suo perno. E quindi deve sviluppare questa centralità, trovare alleanze, ampliarsi, deve essere sostenuta da Governo e istituzioni per nuove infrastrutture (e qui ritorna l’annosa problema dei parcheggi). Perché «la Fiera va supportata e non sopportata», ma anzi va «incardinata nella piattaforma logistica del Nordest, appunto Verona». Così il sottosegretario alle Riforme Aldo Brancher ieri mattina in visita ad Abitare il Tempo ha voluto testimoniare il proprio impegno, e del Governo, per dare ulteriore slancio e impulso a Veronafiere. Tre i messaggi fondamentali. Primo: «La Fiera ha punti fermi importantissimi con Vinitaly, Fieragricola, Marmomacc e altro ancora, e io per primo mi impegno ad aiutare l’ente per aumentare il suo volume di attività: non ci dobbiamo fermare, ma dobbiamo aprirci ad altre fiere del Veneto. In questo senso la presidenza di Castelletti ha avviato un progetto lungimirante e importante: non possiamo restare da soli». Secondo punto. «Verona è stata individuata nel Dpef come piattaforma logistica del Nordest per dare concretezza e contenuti alla sua centralità, crocevia di due corridoi europei fondamentali. In ottobre faremo a Verona un convegno per fare il punto con Ferrovie e Governo sulle grandi opere che riguardano Verona; la Fiera in questa ottica deve pensare in grande perché prenda in mano questa centralità e la sviluppi. Per questo dobbiamo coordinare il lavoro di Zai, Ferrovie, Autostrade per la Fiera può avere un ruolo importante in questo senso». Terzo: in questa prospettiva, le istituzioni devono impegnarsi a sostenere la Fiera. «Porta sviluppo, crescita economica, aiuta le imprese: chi la sopporta e non la supporta dice una bestemmia. La Fiera», ha aggiunto, «va lasciata libera di muoversi, interferenze di altro genere devono essere molto accorte. Qui c’è di mezzo l’espansione e lo sviluppo non solo della Fiera ma anche dell’economia e quindi va collegata al polo logistico, con potenziamento di viabilità e di accessi, incardinandola nella piattaforma logistica». Spostarla? «Sta bene qui, sviluppiamo quello che c’è». La concorrenza di Milano? «È necessario che come Governo interveniamo nel settore delle Fiere: Milano ha una potenzialità enorme che può schiacciare chiunque; dobbiamo trovare delle aree nelle quali fare accordi, senza andare a prove muscolari. Con la Lombardia dobbiamo fare sistema e non concorrenza, difendendo i nostri ruoli, come avvenuto nel caso degli aeroporti Catullo e Montichiari: se è vero che siamo in Europa dobbiamo ragionare per distretti». Il nodo di fondo resta comunque, ora che sono stati aperti i cantieri per nuovi padiglioni, la realizzazione di nuovi parcheggi nelle aree destinate al Polo finanziario e l’accessibilità al quartiere: «Oggi esistono sistemi innovativi per realizzare opere infrastrutturali e logistiche – ha ricordato il presidente di Veronafiere, Luigi Castelletti -che rendono sempre più fluidi e accessibili le vie di ingresso ai centri di smistamento e spedizione delle merci, sia su gomme che rotaia, del trasporto di persone e degli scambi, come lo è una Fiera. Occorre il coraggio di nuove idee e di nuovi modi di pensare la mobilità, che non deve rimanere ancorata ai vecchi sistemi».

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