Rassegna stampa

La Fiera del Levante vicina alla trasformazione in Spa

BARI *c Passo avanti per la trasformazione in Spa della Fiera del Levante. Più volte annunciata, la trasformazione dell’ente pubblico economico in società per azioni ora dovrebbe essere vicina. Al completamento dell’iter, iniziato da tempo, manca solo il deposito della perizia di stima del patrimonio dell’ente.
“Il valore complessivo del quartiere fieristico è stato stimato in 50 milioni di euro. Ottenuta ufficialmente la perizia ci avvieremo rapidamente verso l’obiettivo a suo tempo deciso dai soci fondatori”, spiega Luigi Lobuono, presidente dell’ente, durante la conferenza stampa di presentazione della 68a edizione della Fierra del Levante che domani, tra eccezionali misure di sicurezza, sarà inaugurata dal capo del Governo, Silvio Berlusconi.
La nuova forma giuridica, più agile e necessaria per competere sul mercato, dovrebbe dunque essere dietro l’angolo. Salvo sorprese. L’assetto politico dei soci fondatori della Fiera è infatti profondamente cambiato dopo le elezioni di giugno: Comune e Provincia di Bari sono ora guidati dal centro-sinistra, la Camera di commercio ha un nuovo presidente e il passaggio alla Spa potrebbe essere ridiscusso, magari per decidere di andare subito anche all’apertura ai privati del capitale sociale. Uno scenario nel quale potrebbe anche cambiare il ruolo della Regione Puglia, oggi organo di vigilanza sull’ente.
I numeri della prossima edizione (1.990 espositori, in aumento del 5% rispetto al 2003, quasi 150mila metri quadri di superficie espositiva, in crescita del 4%, e più Paesi esteri, da 50 a 60, compreso l’Iran che ritorna a Bari dopo 20 anni) ripropongono il problema delle dimensioni del quartiere fieristico, ormai strozzato dalla città.
“L’eventuale trasferimento del quartiere fieristico in un’altra zona è necessario – dice Lobuono – ma occorrerà del tempo, dai 6 ai 10 anni, per completare le strutture”. Nel breve periodo la Fiera non può che intervenire sull’esistente, ristrutturando alcuni padiglioni e realizzando nuove superfici coperte, con un investimento di 10-15 milioni di euro.
Intanto, l’ente prosegue nella sua attività di proiezione sui mercati balcanici con la firma, il 16 settembre, di un accordo di cooperazione con l’Ease (l’associazione delle 14 fiere internazionali dei Balcani) per offrire servizi “chiavi in mano” nelle rassegne allestite in quei Paesi.

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