
La doppia pace di Cazzola
Torna il sereno fra Alfredo Cazzola, il patron di Lingotto Fiere e il Comune. Nella giornata torinese in cui presenta il calendario della prossima stagione fieristica nella struttura di via Nizza, Cazzola coglie l´occasione per raggiungere due obiettivi: un incontro con il sindaco Sergio Chiamparino e l´assessore Elda Tessore e un´intesa con Slow Food, siglata dall´amministratore delegato del Lingotto, Umberto Benezzoli: le prossime quattro edizioni del «Salone del gusto» (fino al 2012) inventato da Carlin Petrin si svolgeranno sicuramente al Lingotto. Un accordo che segue quello di qualche tempo fa con la Fondazione del Libro che ha impegnato la manifestazione libraria a rimanere fino al 2009 nei padiglioni di via Nizza. L´incontro con Chiamparino e l´assessore alla promozione della città è invece servito a riallacciare un rapporto che si era incrinato qualche settimana fa quando il Comune fece capire che sull´Oval, l´impianto destinato a trasformarsi in padiglione fieristico dopo i Giochi, i giochi erano tutti aperti. Nessuna certezza, quindi, sulla sua utilizzazione a fianco del Lingotto. Una decisione che Cazzola non aveva per nulla apprezzato, per usare un eufemismo. Nei giorni successivi c´erano state telefonate più distensive, fino al definitivo chiarimento di ieri. Che Cazzola spiega così: «La nostra volontà è di procedere rapidamente e di trovare una soluzione. L´obiettivo è una positiva integrazione fra l´Oval, la nostra struttura e il centro congressi che gli enti locali stanno acquistando. Si è costituito un gruppo di lavoro che nei prossimi giorni si metterà all´opera. Siamo ottimisti sulla possibilità di sviluppo dell´attività congressuale e fieristica. Abbiamo ampi margini di crescita». Linea confermata da Tessore: «Si stanno facendo i sondaggi per così dire. Noi entro fine anno acquisiremo il centro congressi ed entrando in Expo 2000, che forse cambierà nome, ci occuperemo della gestione. Noi puntiamo molto sull´attività congressuale. Dobbiamo verificare quali sono le possibilità d´integrazione, quali margini di sviluppo e d´incremento ha l´attività fieristica». Ma Cazzola è talmente ottimista che ipotizza già nell´Oval una delle novità del 2007: qui dovrebbe svolgersi il Salone del design e dei maestri carrozzieri italiani. Nel frattempo Cazzola, che a marzo ha pagato gli ultimi 38 milioni al gruppo Fiat per l´acquisizione del centro Fiere avvenuta nel ’99 (42 milioni e mezzo il costo finale più altri 6 per l´acquisto dei marchi fieristici), ha provveduto alla fusione operativa fra le società Lingotto Fiere e Promotor – quella originaria di Cazzola – che organizza, fra l´altro il Motor Show. Sul fronte delle attività del prossimo anno, va sottolineato che il Lingotto, per i primi tre mesi, sarà a disposizione delle Olimpiadi, come centro media (nei padiglioni 3 e 5 per 15 mila metri quadrati) e sede del Tobo, il ramo del Toroc che si occupa della distribuzione del segnale televisivo, in attività già dal 10 gennaio (32 mila i metri quadrati occupati). Ma resta confermato lo stesso numero di fiere dello scorso anno: 22. Tra gli appuntamenti restano confermati, tra gli altri, Expocasa, il salone del mobile e dell´arredamento, Idea Sposa, Carriera e Futuro, ovvero il salone del lavoro e della Formazione, Expo Ferroviaria, Restructura, Artissima e Infrastructura cui si aggiungono il Salone del Libro e quello del Gusto, in programma rispettivamente dal 4 all´8 maggio e dal 26 al 30 ottobre. Sono le due rassegne di maggiore impatto ma al Lingotto sono anche soddisfatti del successo che hanno avuto saloni ormai consolidati come Expocasa e Idea sposa. Fra le novità del 2006 c´è da segnalare «Non solo artigianato», prima mostra mercato delle produzioni artigiane d´eccellenza. «Il 2005 – ricordato Cazzola – è stato un anno importante per Lingotto Fiere. Anche il 2006 siamo sicuri che lo sarà. Siamo ottimisti perché la nostra è una struttura sufficientemente leggera e questo ci consentirà di avere margini di crescita abbastanza ampi rispetto ad altri concorrenti».