Rassegna stampa

La bagarre sull’Expo

Si resta sconvolti da questa ennesima bagarre politica nata in prossimità di uno degli eventi economici odierni più importanti per l’economia italiana, friulana ma soprattutto triestina: l’elezione della città idonea ad ospitare l’Expo2008. La cosa che più sconvolge è il fatto che il sottosegretario agli Esteri, figura di spicco a livello europeo, venga così aspramente criticato ed esposto alla pubblica piazza per aver detto semplicemente la verità su dei fatti che tutte le nazioni aderenti alla convenzione del 1947 già sapevano e di cui solo noi italiani eravamo all’oscuro. Noi giovani studenti universitari, vediamo l’Expo2008 come la possibilità per un futuro lavorativo concreto; vediamo una Trieste inserita economicamente a livello mondiale, con un porto e una zona fiera all’avanguardia, capaci di concorrere con i grandi del mercato globale; considerando che questi tempi sempre più tendono ad escludere chi non riesce a rinnovarsi e a stare al passo con un’immensa pubblicità negativa che ha «tirato il freno a mano» alla candidatura triestina. Questa situazione critica non è nata con la conferenza stampa tenuta pochi giorni fa nelle aule della prefettura, ma è nata con l’invio alle ambasciate della citazione fatta nei confronti del governo italiano. Ad aggravare ancor di più la situazione è stata la reazione generale delle forze politiche, le quali hanno proceduto ad accusare e polemizzare su questioni legali invece di trovare una soluzione concreta che possa essere utile e costruttiva per la realtà che Trieste vuole diventare a livello mondiale. L’aver detto la verità pubblicamente su una situazione che già esisteva ma di cui ci avevano tenuto all’oscuro, non è stata una perdita d’immagine per Trieste, anzi riaccredita in questo modo la politica italiana a livello internazionale facendo conoscere la serietà di una componente politica che rispetta il ruolo dei cittadini e che ora li deve coinvolgere ancora di più per riuscire insieme in questa grande impresa che abbiamo iniziato. Ed è per questo che la risposta da parte nostra all’appello del Sottosegretario Antonione dev’essere di unità per continuare così a concorrere in modo attivo e concreto per diventare la città di Expo2008.

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