Rassegna stampa

L’Italia delle città in vetrina sulla Croisette

Di concorrenti, ormai, ne ha diversi, con eventi che si snodano nelle principali città europee ed extra-europee. Tuttavia, il Mipim, per gli operatori, resta sempre il “primo” punto d’incontro a livello globale.
I partecipanti sono sempre di più, la manifestazione è sempre più internazionale, i confini si allargano. Non solo. Cannes diventa di anno in anno sempre un po’ più “italiana”. Il Mipim, “il” Salone immobiliare che si svolgerà a Cannes da domani 9 marzo al 12 marzo, è giunto quest’anno alla quindicesima edizione e si appresta a superare i seppur ragguardevoli numeri dell’edizione 2003: 14.276 partecipanti, 3.453 addetti ai lavori e investitori, 5.253 società partecipanti, 62 Paesi rappresentati per 17mila metri quadrati di spazi espositivi, 450 giornalisti accreditati. Insomma, c’è di che far impallidire le più rodate fiere internazionali.

La manifestazione che avrà luogo al Palais des Festivals di Cannes ha sperimentato negli anni una crescita esponenziale: nel 1990 si contavano 2.973 partecipanti rappresentativi di 22 Paesi. L’Italia, fino a tre anni fa, aveva una presenza davvero marginale. Alla quindicesima edizione la Penisola si presenta invece con un fitto schieramento: se i partecipanti al Mipim nel 2003 erano 559, nel 2004 (alla data del 18 febbraio) sono 706, con un aumento del 26% e gli stand degli espositori crescono da 87 a 124 (sempre dati al 18 febbraio scorso). «La partecipazione italiana è in continuo aumento – spiegano da Reed Midem, l’organizzatore del Mipim con base a Parigi – e, soprattutto, aumenta la qualità della partecipazione. Anche se quest’anno non c’è un vero e proprio “corridoio italiano” come l’Italian Way dell’anno scorso, Sistema Roma è il quarto maggior espositore dell’intera manifestazione, con 400 metri quadrati di stand nella “tenda azzurra”. Non solo. Il Marina hall ospiterà un padiglione italiano che raggruppa diversi enti locali ed entità governative per un totale di 750 metri quadrati».

Italia a parte, si registra un boom delle presenze statunitensi e, per la prima volta, la partecipazione di The Gale Company, che presenta un progetto ambizioso. Si tratta di un developer del New Jersey che si occuperà dello sviluppo di un’intera città nella Corea del Sud, Songdo: 35mila case, 4,6 milioni di metri quadrati di spazi a uso uffici, 4mila camere d’hotel. Anche il Medio Oriente amplia progressivamente la propria presenza, con progetti su vasta scala. Primo fra tutti, Emaar Properties, dagli Emirati arabi, con il progetto di Dubai Marina. Si tratta di 50 milioni di metri quadrati da sviluppare, una “città nella città”, situata sul mare. Emaar, quotata alla Borsa di Dubai, sta sviluppando, oltre a Dubai Marina, altri nove grandi progetti nell’area. Sempre dagli Emirati, sono presenti al Mipim Nakheel Holdings con The Palm Project; saranno illustrati agli investitori anche il Jumeirah Beach Residence, il Gulf Finance Hous (Bahrain), il Dubai Internation Finance Centre. Grande spazio, in vista dell’allargamento dell’Unione europea, ai Paesi dell’Est Europa e dell’Europa Centrale, con presenze dall’Estonia (Oberhaus Real Estate), dalla Lettonia (Saliena Real As) e la città di Vilnius (Lituania), oltre alla Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Ucraina. si confermano forti, come gli altri anni, le presenze dei Paesi “tradizionali”, a cominciare dalla Germania e la Francia, dal Regno Unito ai Paesi nordici.

Tra le presenze settoriali, oltre ai classici uffici, centri commerciali, complessi residenziali e centri di logistica, grande spazio viene riservato, sia in termini di espositori sia di convegni e meeting, al settore turistico e al mercato alberghiero, sempre più settori di diversificazione per i grandi investitori.

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