Rassegna stampa

L’invasione dei big coreani

L’avanzata dei coreani. I grandi gruppi industriali Samsung ed Lg si stanno dando battaglia, una sorta di guerra civile, per conquistare il mercato mondiale dell’elettronica di consumo digitale. É quanto emerge dall’edizione 2003 della Internationale Funkausstellung, rassegna berlinese della consumer electronics, un salone che ha toccato, per la prima volta la quota di 1.000 espositori provenienti da tutto il mondo, un dato davvero interessante in questo momento non certo entusiasmante per l’andamento del mercato. Negli oltre 160mila metri quadrati dedicati all’esposizione si sono potuti vedere e toccare tutti gli ultimi aggiornamenti tecnologici dell’elettronica domestica, ma soprattutto si è tastato il polso sulle nuove tecnologie che stanno per uscire dai laboratori e affacciarsi al decisivo esame del grande pubblico. Ormai sono lontani gli anni nei quali sotto la protettiva ala della più antica torre di trasmissione radiotelevisiva tedesca si potevano osservare soprattutto grandi televisori e prestigiosi impianti stereo per la riproduzione musicale, ora l’Ifa si è aperta alla telefonia, ai videogiochi, all’automazione domestica, alla fotografia e all’immagine digitale.
Battaglia tra coreani. Ma l’importante segno dei tempi si osservava ancora prima di entrare all’Ifa, sulle strade che portavano alla mostra: da un lato sventolavano decine di bandiere con il logo Lg, dall’altro ammiccavano enormi tabelloni con le immagini pubblicitarie della campagna pubblicitaria Samsung; pochi spazi per i grandi nomi europei e giapponesi. Una vera prova di forza che si ritrovava all’interno della mostra, dove lo stand Samsung era tra i più ampi e ricchi di novità, seguito da quello Lg e da pochi altri marchi non coreani. Il dominio dei due gruppi si poteva notare anche dalla guerra sulle dimensioni degli schermi al plasma: Samsung presentava un 70″, Lg rispondeva con la curiosa misura di 71 pollici che sapeva tanto di smacco all’avversario.
Il dato certo è che le industrie coreane non hanno più nulla da imparare dagli altri concorrenti in fatto di tecnologie, non per nulla molti costruttori europei hanno già stretto alleanze per non trovarsi fuori dal mercato. Questo aspetto è evidente soprattutto parlando di televisori. Passeggiando tra i padiglioni della mostra berlinese il buon vecchio televisore a cinescopio sembrava un oggetto da museo, è stato raro vederne qualcuno in evidenza. Solo dagli espositori turchi e cinesi si potevano osservare ancora ampie gamme di tv a tubo catodico.
Il re della mostra è stato proprio lo schermo piatto, a cristalli liquidi soprattutto ma anche al plasma, e con dimensioni sempre maggiori che vanno forse ben oltre le reali esigenze dell’utente medio europeo. I prezzi sono in discesa ma non abbastanza da stimolare una domanda significativa, qui però potrebbe contare più l’aspetto esclusivo dell’oggetto rispetto al suo prezzo. Ma Samsung non si è fermata ai televisori: in mostra c’era un prototipo funzionante di registratore su supporto Blu-Ray, una gamma completa di registratori Dvd e combinati con hard disk, un centro di trasmissione di immagini e suoni senza fili per schermi sparsi in tutta la casa, un lettore Dvd Audio, il primo lettore Dvd con uscita digitale video Dvi abilitata all’alta definizione, una curiosa combinazione di telecamera e fotocamera digitale con doppio obbiettivo, una telecamera in formato Mpeg4 con registrazione su hard disk e una completa serie di ricevitori per la tv digitale terrestre, compreso quello che è al centro della sperimentazione in atto in Italia con Mediaste.
La risposta nipponica. I colossi giapponesi hanno risposto con tanta tecnologia soprattutto sul fronte dei videoregistratori su Dvd e hard disk: Panasonic ha l’intera gamma chiamata Diga con sistemi Dvd-Ram e Hd, Pioneer punta sugli hard disk da 80 Gb, Toshiba e Sharp presentano il loro primo modello mentre Sony ne ha in catalogo già due. Sempre da Sony la prima telecamera con registrazione su Dvd, il Pda Cliè in versione da automobile, una rinnovata gamma di lettori Dvd e Sacd di fascia elevata e l’hard disk portatile Giga Vault da ben 80 Gb in uno spazio davvero ridotto (se ne parla estesamemente a pagina 10). Ancora giapponesi le minuscole D-snap di Panasonic, veri concentrati di tecnologia per riprodurre musica e immagini registrate su card Secure Digital; a proposito di card di memoria è da segnalare l’incredibile 8 in 1 di Sandisk per poter leggere da computer tutti i diversi standard tramite un cavetto Usb, almeno finché non giungerà il nono standard di un settore che sta sicuramente esagerando in materia.
Sharp e Toshiba invece puntano sui televisori Lcd portatili con collegamento senza fili Wi-Fi dalla base fissa che comprende il sintonizzatore tv e ingressi per altre sorgenti, i prezzi saranno molto elevati ma l’idea potrebbe essere vincente. La bandiera europea era tenuta alta da Philips e Thomson, entrambe impegnate sul tema della casa cablata con i rispettivi sistemi di Connected Home e OZ Digital Network. Questi progetti già realizzabili erano poi affiancati da ampie gamme di televisori Lcd e plasma per entrambi, così come i videoregistratori Dvd nello standard +R sono ormai uno dei cavalli di battaglia per Philips mentre Thomson presenta la gamma di oggetti portatili Lyra che ora si apre anche al mondo delle immagini. Un marchio europeo emergente è la danese Kiss, che dopo essersi affermata con il primo lettore Dvd compatibile DivX ha attratto una vera folla di visitatori con la nuova gamma allargata con modelli dotati di porta Ethernet e registratore video hard disk da 80 Gb per integrarsi in una completa rete domestica e usufruire pienamente dei contenuti Internet su banda larga; presentato anche uno schermo al plasma predisposto per il collegamento senza fili come terminale domestico. Tra gli espositori tedeschi buona evidenza per Loewe, un marchio che punta tutto sulla cura del design applicato a schermi Lcd e a retroproiezione, ma che non trascura la domotica in collaborazione con Miele e punta su una clientela che non ha problemi di spesa. Notevole lo spazio usato da Blaupunkt per presentare la tecnologia del gruppo Bosch applicata al mondo dell’automobile, navigatori satellitari e riproduttori di ogni sorgente musicale sono stati capaci di attirare molto pubblico. Altri espositori tedeschi di minore notorietà esponevano vari apparecchi per ascoltare la musica in automobile: enormi altoparlanti e potenti amplificatori che evidentemente resistono nelle passioni dei giovani teutonici. Resiste Grundig con una gamma di prodotti più ristretta ma ben mirata per tentare l’ultima carta contro il baratro finanziario che minaccia di inghiottirla. Per il visitatore un solo rischio: dopo una tale indigestione di novità tecnologiche impossibili da raggiungere a causa del portafoglio – tv Lcd e plasma – o dell’impossibilità di utilizzarla – tv digitale terrestre e reti Wi-Fi – il ritorno a casa potrebbe essere traumatico e scoraggiante.

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