Rassegna stampa

l’intervista Marco Ambrosini presidente di Villa Erba «Dobbiamo puntare su grandi numeri e su eventi di richiamo»

l’intervista Marco Ambrosini presidente di Villa Erba «Dobbiamo puntare su grandi numeri e su eventi di richiamo» «La strategia è puntare su manifestazioni più prolungate e su eventi di richiamo». Il presidente di Villa Erba Marco Ambrosini, ne è certo Presidente, giunti quasi a fine esercizio, come giudica i risultati messi a segno da Fiera Milano Congressi? Rispetto al 2006, quest’anno è stata svolta un’attività più soddisfacente sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Lo si evince dal calo presenze. Il calendario è stato strutturato soprattutto su piccole e brevi convention, con scarso ritorno per il territorio. Che manovra di correzione suggerisce allora? Modificare il mix di iniziative, puntare su manifestazioni più prolungate, che generano ricchezza per l’indotto locale. Detto questo, capisco che gli eventi spot si adattano più facilmente alle caratteristiche del polo espositivo, ma soprattutto alla recettività alberghiera. Lei quindi difende la tesi di Corrado Peraboni, direttore generale di Fondazione Milano e componente del cda della società, che ha evidenziato il grave nodo strutturale. Proprio per questo ho chiesto maggiore impegno all’amico Lupi, amministratore delegato di Fiera Milano Congressi. Condivido le difficoltà a vendere la location di Cernobbio per convention da 700/800 partecipanti, ma si può aggirare l’ostacolo giocando sulla stagionalità. Vale a dire? Catturare manifestazioni a larga partecipazione nei periodi di minor afflusso turistico. Un obiettivo che deve però veder seduti attorno allo stesso tavolo i rappresentanti dell’ente milanese e dell’hotellerie lariana. Solo lavorando insieme si può costruire un futuro diverso per il centro espositivo, almeno nell’immediato. Data per scontata la sinergia, rimane il problema della differenza degli standard tra le diverse strutture. Anche questo superabile con un compromesso: gli alberghi di lusso potrebbero rivedere i listini per livellare l’offerta e renderla più appetibile sul mercato. Molti hotel hanno già attrezzate sale convegni: non vi preoccupa la concorrenza? Si tratta di piccoli spazi, Villa Erba deve puntare ad un target diverso: eventi di grande appeal e grandi numeri. Una mission promessa ma non ancora mantenuta da Fiera Milano Congressi, malgrado le dichiarazioni di intenti alla stipula del contratto d’affitto del ramo d’impresa. Lei è stato tra i promotori di questa decisione: una scelta giusta? Non ho mai preso le distanze da Fiera Milano Congressi, anzi mi assumo la responsabilità di questa partnership perché credo nel valore aggiunto del brand. Sono sicuro che i miei ispiratori, Luigi Roth e Maurizio Lupi, rispetteranno il piano industriale. Se la proprietà ha in mente altre strade, sono pronto a mettermi da parte. S. B.

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