Rassegna stampa

L’estero obiettivo prioritario

Giulia Crivelli

Portare gli stranieri in Italia a vedere le nostre fiere è importante, ma altrettanto lo è portare le nostre fiere all’estero. Un obiettivo che le diverse manifestazioni ed enti fieristici hanno sempre perseguito e che dal 2004 è sostenuto da un «Accordo per l’internazionalizzazione» con l’allora ministero delle Attività produttive e poi rinnovato con l’attuale ministero del Commercio internazionale, accordo siglato dalla conferenza dei presidenti delle Regioni e province autonome, dall’associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), dal Comitato fiere industria (Cfi) e dal Comitato fiere terziario (Cft).

Nel 2007 l’accordo, che poteva contare su 3 milioni di euro di fondi del Piano promozionale Ice per il 2006, ha dato ottimi risultati (si veda anche l’intervista con il ministro Emma Bonino nella pagina a fianco): sono stati scelti nove progetti per altrettante fiere italiane che sono andate in trasferta nel mondo.

Dalla Sh Contemporary, dedicata all’arte contemporanea e co-finanziata dalla regione Emilia-Romagna e da Bologna Fiere, a Vinitaly/Cibus, che Verona Fiere e Fiere di Parma hanno portato in Cina e Russia, dove tornerà nel corso del 2008. Altro importante progetto di internazionalizzazione è stato quella della Fiera del libro per ragazzi di Bologna (la più grande manifestazione al mondo nel suo genere), che è andata in trasferta a Shanghai. Nel 2008, oltre ai già citati Vinitaly/Cibus, i fondi del ministero del Commercio estero (che sono scesi da 3 a 2 milioni), aiuteranno a finanziare, tra le altre, le trasferte di Expo Riva Schuh (si veda l’articolo a pagina 3), Saie e Cersaie e Cosmoprof: la grande fiera bolognese della cosmetica andrà a Guangzhou, in Cina.

Ma c’è anche chi ha intrapreso un deciso percorso di internazionalizzazione quasi interamente con le sue forze: è il caso del Salone del mobile di Milano (che quest’anno si terrà nel quartiere di Rho-Pero dal 16 al 21 aprile). Tre anni fa la fiera milanese e l’ente che da sempre l’organizza, il Cosmit, hanno scelto di rivolgersi direttamente a due tra i mercati più strategici a livello mondiale: New York e Mosca, con il progetto "Saloni WorldWide".

In tre edizioni i Saloni "in trasferta" si sono affermati come punto di riferimento nel panorama fieristico del made in Italy all’estero e come momento d’incontro per designer, architetti e trend-setter: ai Saloni WorldWide c’è infatti un’ampia proposta delle migliori aziende del mobile italiano, spaziando dall’arredo classico a quello moderno fino al più estremo design. Il prossimo appuntamento è ai Saloni WorldWide New York dal 17 al 20 maggio, in concomitanza e sinergia con l’Icff (International Contemporary Furniture Fair), il più importante evento di settore degli Stati Uniti e del Nord America. A ottobre, dall’8 all’11, toccherà invece alla capitale russa, che ospiterà la quarta edizione dei Saloni WorldWide Moscow, sempre presso Crocus Expo, il quartiere fieristico più all’avanguardia della Russia, a una ventina di chilometri da Mosca. Il successo è quasi assicurato, sulla base dell’esperienza fatta nel 2007: dai 180 espositori dell’edizione 2005, e dai 309 di quella successiva, si è arrivati a 408, tutte aziende rigorosamente made in Italy, di cui 166 del settore classico e 224 del design-moderno.

Anche l’Anfao (l’associazione nazionale fabbricanti articoli ottici), che dal 1970 organizza a Milano il Mido, la più importante fiera di occhiali al mondo, utilizza da anni il canale fieristico per la promozione all’estro. Anfao ha creato ad esempio dei "punti Italia", stand di riferimento presso le più importanti fiere estere di settore, a supporto delle aziende italiane, e ha realizzato numerose iniziative di promozione in collaborazione con l’Ice (Istituto per il commercio con l’estero), approvate e supportate dal ministero delle Attività produttive prima e ora dal ministero del Commercio estero. Anfao ha creato inoltre "le sfilate dell’occhiale made in Italy", per dare sempre maggior importanza al prodotto italiano sia presso i mercati esteri già consolidati, sia presso quelli emergenti e potenziali: le sfilate si tengono ogni anno a Parigi, New York, Mosca e, dal 2005, anche in Cina.

Interessante infine la più recente iniziativa dell’Anci, l’associazione del calzaturier italiani, che dal 22 al 25 aprile parteciperà, con circa 5.500 metri quadri, alla Obuv Mir Kozhi di Mosca, la più importante fiera di calzature in Russia.

g.crivelli@ilsole24ore.com

LO SCENARIO



1.062

Le esposizioni nel mondo

L’Ufi (Global Association of the Exhibition Industry) ha censito le manifestazioni con superficie espositiva di oltre 5mila metri quadrati, che al

26 ottobre 2007 risultavano superare il migliaio, per

un totale di 27,6 milioni di metri quadrati

44%

Percentuale di fiere in Europa

La maggior parte della manifestazioni si svolgono nel Vecchio continente. Seguono Nord America (34%) e Asia (12%). Cinque Paesi – Stati Uniti, Germania, Cina, Italia e Francia – assorbono da soli

il 58% delle 1.062 fiere

del mondo

13%

Aumento delle superfici

Secondo l’Ufi (www.ufi.org), entro il 2010 la superficie espositiva delle fiere nel mondo aumenterà di 3,5 milioni di metri quadri: 198 nuovi progetti riguardano l’Europa, per un totale di 1,8 milioni di metri quadri, mentre in Asia verranno costruiti 0,7 milioni di nuove superfici e 0,6 milioni in Nord America. Gli investimenti complessivi nei nuovi progetti sono valutati

in 13,5 miliardi di euro

1.104

Le proiezioni nel 2010

Sempre stando alle stime dell’Ufi, tra due anni

le fiere di oltre 5mila metri quadri saranno 42 in più

rispetto al 2007

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