Rassegna stampa

L’esercito dei piccoli a Roma

di Stefano Salis
Pare che la lettura torni a crescere in Italia: secondo i dati diffusi dall’Associazione italiana degli editori durante la «Fiera Più libri più liberi» (in corso fino a domani) – dedicata alla piccola editoria (mentre i big sono ancora di scena in Messico, a Guadalajara) – sono oltre 24 milioni e mezzo le persone (di 6 anni e più) che hanno dichiarato di leggere nel tempo libero. Un leggero aumento, con donne (50% dichiara di leggere nel tempo libero rispetto al 37,7% degli uomini) e giovani (oltre il 50% nella fascia 6-24anni) a fare da apripista. Eppure la fotografia dell’Aie non fa che confermare, tutto sommato, i dati già noti. L'”aggravante” è che, probabilmente, questo aumento percentuale di lettori sia dovuto a un fatto: nel periodo in cui è stata eseguita la ricerca era appena passato il ciclone Harry Potter, un titolo che, da solo, può spostare gli indici di lettura del nostro Paese (infatti il picco dei lettori si registra nell’età 11-14 anni). E se è vero che i giovani leggono di più dei loro genitori, diventati adolescenti, tra i 15 e i 17 anni, ben il 44% non legge nessun libro diverso da quelli di scuola: percentuali molto diverse dai coetanei europei. La conclusione è la solita: «in Italia – spiega l’Aie – nel primo decennio del XXI secolo si diventa lettori perché si ha la fortuna di nascere in una famiglia che già legge, o in una regione del Nord più dotate di librerie o di biblioteche». Va tenuto presente che il tesoro dei «lettori forti» (oltre un libro al mese) è costituito da 3,2 milioni di persone (il 5,8 della popolazione con più di sei anni): è grazie a queste che si regge l’intera industria editoriale e persino quella dei libri allegati ai quotidiani (li hanno comprati sostanzialmente i lettori abituali).
Tutto questo mentre la Fiera di Roma dei piccoli editori (circa 400 in mostra, su un totale di quasi 2500 sigle editoriali definibili come piccole e medie) è sempre più un polo di aggregazione culturale e imprenditoriale di spicco, tanto che, stando alle dichiarazioni dell’apertura dell’assessore alla cultura di Roma, Umberto Croppi: «il Palazzo dei Congressi dell’Eur non basta più per “Più libri più liberi”. La Nuvola di Fuksas potrà fornire nuovi spazi alla Fiera». Gongola il direttore della Fiera, Fabio Del Giudice, sotto la cui regia, è cresciuta la manifestazione.
In tempi di crisi, poi – lo si dice spesso – i consumi culturali, e soprattutto quelli di libri, sono destinati ad aumentare. Il Natale 2008 ci dirà se i librai si accorgeranno del ritorno al libro come regalo (economico, di prestigio, di grande coinvolgimento): secondo la statistica un libro letto su 4, in Italia, è frutto di un regalo. Intanto in Fiera la Scuola Librai di Orvieto premia i suoi diplomati (ieri con Gianrico Carofiglio testimonial) e lancia il nuovo bando per il corso di formazione, che scade il 16 gennaio. Avere un bravo libraio sotto mano è la prima condizione per fare un funzionare una libreria. Scoperta dell’acqua calda, si dirà. Sì: eppure in qualche libreria, anche di nome, può capitare, a volte, una sgradevole doccia fredda.

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