
L’Eima non trasloca più dalla Fiera
L´«Eima», il grande salone delle macchine agricole, resterà a Bologna. Lo ha deciso ieri il consiglio di amministrazione di «Unacoma service», la società di servizi dell´Unione nazionale costruttori di macchine agricole («Unacoma») che organizza la rassegna ospitata nei padiglioni fieristici cittadini. Decisivi a favore della scelta, il lavoro diplomatico della Regione e l´offerta che la società ha proposto ai costruttori di macchine agricole, vale a dire uno spazio espositivo che potrà arrivare fino ai 140 mila metri quadrati chiesti da «Unacoma» per varare la nuova edizione biennale di «Eima» che partirà dal 2008. Nelle ultime edizioni, infatti, l´appuntamento nazionale con la tecnologia al servizio dell´agricoltura aveva messo in luce una sorta di crisi di crescita manifestando la necessità di maggiore spazio. È stato a questo punto che agli organizzatori sono arrivate le proposte di Milano e Verona, città che dispongono di grandi quartieri fieristici. Ma la controffensiva bolognese ha evitato che la nostra città perdesse uno dei più grandi appuntamenti europei del settore. Ora restano da definire gli aspetti contrattuali che saranno valutati nei prossimi giorni, ma la decisione sembra ormai presa.
L´«Eima» potrà così ripartire da Bologna con la nuova veste biennale negli anni pari. Dopo che i costruttori di macchine agricole avevano fatto presente le loro esigenze per rilanciare la manifestazione su uno scenario europeo, gli incontri con i responsabili dell´ente Fiere hanno valutato e cercato di assecondare questo progetto. Ora sarà stilato il contratto che regolerà i rapporti tra «Unacoma» e la Fiera approfondendo ogni dettaglio. E sulla decisione presa, l´assessore alle Attività produttive della Regione Duccio Campagnoli afferma che si tratta «di un´ottima notizia. È molto importante – continua – che si sia rinnovata la fiducia tra i costruttori e l´ente Fiere. L´annuncio dell´intesa premia la qualità e la prontezza delle proposte della Fiera bolognese che ha messo in campo tutte le sue competenze, ma anche l´impegno comune, oltre che della stessa Fiera, delle associazioni imprenditoriali emiliano-romagnole e delle istituzioni».
Con questa decisione fallisce anche il tentativo di strappare agli enti fieristici regionali manifestazioni di grande livello e impatto economico. In passato, infatti, Milano e Verona avevano tentato di togliere «Cibus», il grande salone dell´alimentazione, a Parma. Poi sono arrivati gli attacchi a Bologna da Milano: obbiettivi il salone delle piastrelle «Cersaie» e, appunto, l´«Eima». Tentativi che sono falliti «perché si è riusciti a fare sistema» spiega ancora Campagnoli. «È anche la conferma di manifestazioni che hanno in questa regione le loro collocazioni più naturali perché è qui che si concentrano i maggiori costruttori e produttori dei settori interessati» conclude l´assessore.