Rassegna stampa

L’eccellenza c’è e si vede

Poche altre manifestazioni dedicate ai libri hanno altrettanto consenso e godono di unanime prestigio della Children’s Book Fair di Bologna. Entusiasmo alle stelle, fermento da parte degli editori già mesi prima dell’evento, attesa per vedere il meglio della produzione mondiale, nella quale – e lo si può dire con orgoglio – gli italiani occupano un posto di primissimo rilievo. I numeri, poi, confermano le impressioni. L’anno scorso circa 5000 operatori e 500 giornalisti accreditati da 33 Paesi hanno potuto vedere da vicino cosa si muove in questo mercato. Gli stand saranno quest’anno 1300; di questi 1200 sono stranieri: il che significa che Bologna è il vero punto di riferimento mondiale per il settore «editoria-ragazzi».
Settore che si mantiene in buona salute (e forse non è un caso che sia venuto da questo mondo il libro commercialmente più importante della storia, la serie di Harry Potter, che alcuni calcolano stia ormai per vendere, tra breve tempo, un miliardo di copie a livello mondiale) e, per l’Italia, comincia a dare apprezzabili risultati. Nell’indagine commissionata dall’Ice in collaborazione con l’Aie e presentata qualche giorno fa a Milano si è dimostrato che ormai gli editori italiani di libri per ragazzi vendono all’estero altrettanto di quanto comprano. Un “colpo” memorabile (solo gli illustrati sono già in positivo) se si pensa che gli altri settori (narrativa, non-fiction) hanno ampio saldo negativo. I libri per bambini hanno fatto registrare in 4 anni (2003-2007) una crescita del +106,6% (1.004 titoli venduti) mentre gli acquisti restano sostanzialmente sui livelli del 2001 (+10,5% con 1.384 titoli acquistati nel 2007). Mentre, secondo i dati di una ricerca elaborata da Gfk Retail and Technology Italia e che verrà presentata in Fiera, il numero delle case editrici dedicate a questo segmento del mercato librario è aumentato: se nel febbraio del 2008 erano 216, nei primi mesi del 2009 sono 253, con un incremento del 17%. Nel 2008 sono stati pubblicati 1.500 nuovi titoli di libri per ragazzi, che hanno generato il 36% dei volumi e il 40% del valore dell’intero segmento di libri per ragazzi. Andrebbe maluccio, invece, nei primi mesi del 2009: Gfk stima una flessione del fatturato del 14,7%. Ma c’è il “solito” Harry Potter a far riconsiderare il dato. L’anno scorso c’era; nel 2009 no…
Il logo che ha scelto quest’anno la Fiera (il nome della manifestazione scritto con lettere di tutti gli alfabeti, false eppure verosimili) è il simbolo della sua natura internazionale e che, anche se dedicata ai soli operatori (e il fatto di non essere aperta al pubblico forse la ha rafforzata negli anni), non impedisce ai bolognesi di goderne a pieno l’atmosfera. Sono molte, infatti, le proposte culturali in tutta Bologna e provincia: e tutte di qualità. Non possiamo elencarle, ma vi assicuriamo che una gita anche solo per vedere queste mostre, sono tempo e denaro ben spesi.

Newsletter