Rassegna stampa

L’artigianato alimentare in mostra a Bologna

Si chiamerà “Alimentarti” la nuova fiera dedicata alla produzione artigianale degli alimenti della tradizione italiana. Lo annuncia Confartigianato Emilia-Romagna, ideatrice dell’evento in calendario per l’autunno 2005 alla Fiera di Bologna.
Cinque giorni di esposizione – la data definitiva sarà comunicata a settembre – e di convegni su di una superficie di circa 6mila mq. I promotori prevedono una presenza di circa 300 espositori e almeno 30mila visitatori, fra pubblico e operatori. La fiera è rivolta a tutte le imprese italiane che adottano metodi artigianali nella preparazione di alimenti tradizionali. Saranno 28 i settori merceologici ospitati da “Alimentarti”: dai prodotti da forno ai distillati, dalle carni al pesce, dai vini ai latticini, fino all’editoria e agli agriturismo. La fiera è aperta anche alle Camere di commercio, ai consorzi, alle “Strade dei vini e dei sapori” e a tutti i soggetti istituzionali operanti nel settore. Fra i patrocinii richiesti vi sono quelli del Ministero delle Politiche agricole e forestali, del Ministero delle Attività produttive e della Regione Emilia-Romagna.
Il nome dell’evento, già registrato, è l’acronimo fra le parole Alimentazione, Artigianato e Arte della gastronomia. “Questa nuova fiera – sottolinea Gianfranco Ragonesi, segretario di Confartigianato Emilia Romagna e ideatore del marchio – è dedicata all’artigianato alimentare di qualità. É importante questa specifica, perché distingue “Alimentarti” dai tanti eventi oggi dedicati all’alimentazione. L’obiettivo della nostra associazione, che intendiamo perseguire anche attraverso quest’appuntamento, è di rilanciare la cultura artigianale che ha fatto la storia del nostro Paese. Una storia di tradizioni e valori individuali che sono inscindibili dal territorio e dalle persone”.
Il focus sarà dunque sul prodotto: “A questa fiera – spiega Ragonesi – sono invitate non solo le piccole imprese, ma anche realtà più grandi, purché il loro prodotto sia realizzato con i metodi e gli ingredienti sani della tradizione artigiana”. Sono oltre 106mila le imprese alimentari in Italia (dati Infocamere, 2003) delle quali più di 71mila sono artigianali. Queste ultime, secondo il censimento Istat del 2001, occupano oltre 160 mila addetti. La qualità certificata a tavola – ha rilevato a fine dicembre Coldiretti nazionale – può contare su valori elevati di fatturato che è pari a 9,8 miliardi per le certificazioni Iso 9000, a 7,6 miliardi per le denominazioni di Origine, a 1,5 miliardi per il biologico, a 14,8 miliardi per prodotti “tracciati”, a 3,3 miliardi per gli alimenti etico-solidali e, infine, a 5,6 miliardi per prodotti che rispondono a disciplinari collettivi. Secondo le previsioni di Coldiretti, il fatturato dell’alimentare made in Italy sarà in forte crescita entro il 2005, nella misura del 60% per i prodotti tipici a denominazione di origine (Dop, Igp), del 149,6% per il biologico e del 134,5% per i prodotti etici.

Newsletter