Rassegna stampa

L’agricoltura sbarca in città

TORINO
Dove va l’agricoltura piemontese? Come sta cambiando e come sta affrontando le sfide dei mercati? Domande a cui cercherà di rispondere una nuova manifestazione, «Campus», in programma a Torino dal 26 al 29 marzo, ma anche temi decisivi con cui si confrontano quotidianamente gli operatori del comparto (oltre 66mila imprese in Piemonte a fine 2008, l’1,44% in meno del 2007, con un valore della produzione ai prezzi di base intorno ai 3,5 miliardi, di cui 1,5 in consumi intermedi e 2 in valore aggiunto), tra potenzialità e preoccupazioni. Un salone dalla doppia anima: gli stand saranno aperti agli operatori del settore e anche al pubblico, per offrire alle aziende agricole strumenti e innovazioni per aumentare la redditività e rendere più competitive le filiere, e anche per far conoscere meglio il lavoro che avviene dietro le quinte dell’agroalimentare. Crescita imprenditoriale e maggiore consapevolezza in cui troveranno spazio anche idee innovative e casi di successo, con il concorso «Fiori di Campus».
«La manifestazione ha tre finalità – spiega Mino Taricco, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte –: permettere alle aziende agricole di conoscere esperienze di innovazione, divulgare idee nel settore, far incontrare agricoltura e città. Con Campus si potrà capire l’evoluzione dell’agricoltura, attraverso momenti di confronto e di approfondimento».
Tra i circa 150 espositori previsti ci sarà spazio un po’ per tutte le produzioni, dalle carni al latte, dai cereali all’ortofrutta, fino a vini e formaggi, da tutto il Piemonte. «Ci aspettiamo un salone dell’agricoltura innovativa, che serva a far capire su quali settori si punta in questa regione per il futuro – afferma Sergio Suardi, presidente dell’associazione Promoriso –. Il riso ha qualità e specificità per rivestire un ruolo di primo piano: valenza ambientale, per il sistema irriguo; valore economico, essendo uno dei pochi settori che non attraversa grandi problemi di mercato; capacità di innovazione e crescita, dato che ha saputo star dietro ai tempi e vanta le medie più alte di superficie aziendale (35-40 ettari), oltre a un forte livello di meccanizzazione. Questa coltura rappresenta una potenzialità (in tre province, Novara, Vercelli e Pavia, si concentra circa la metà delle superfici produttive europee, ndr) e presuppone una grande professionalità, che necessita di ulteriore supporto nella ricerca».
«Le nostre produzioni – aggiunge Domenico Sacchetto, presidente di Assortofrutta e dell’organizzazione di produttori Piemonte Asprofrut – sono rivolte soprattutto ai mercati esteri, ma riteniamo ugualmente importante far conoscere il nostro impegno ai consumatori del territorio. Il Piemonte è avanti rispetto ad altre regioni, perché ai vantaggi climatici si somma una lunga esperienza nella lotta integrata, in cui siamo leader, e nella predisposizione di impianti antigrandine e antibrina. La conferma viene dal fatto che le superfici sono in crescita e che oggi da altre regioni vengono a visitare i nostri frutteti, mentre nei decenni scorsi eravamo noi a imparare da altri. Anche questi risultati ci aiuteranno a superare la crisi».

IL SALONE

Al via. «Campus – Salone della nuova agricoltura» si terrà a Torino dal 26 al 29 marzo, al Lingotto Fiere, con circa 150 espositori: i primi due giorni sono riservati agli operatori del settore (ingresso gratuito, previo accredito), mentre nel fine settimana gli spazi sono aperti al grande pubblico (orari 10-19; ingresso 7 euro, ridotto a 5 euro con il coupon online: si veda www.campus-agricoltura.it)

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