
L’aerospazio lombardo va in rete
Esordio internazionale per il distretto aerospaziale lombardo che dall’8 al 13 giugno sarà presente con un proprio stand all’Ila Berlin air show. Dopo il riconoscimento da parte di Regione Lombardia, avvenuto quasi un anno fa, il cluster che attualmente conta 70 aderenti prosegue il percorso avviato con l’obiettivo di far crescere soprattutto le medie e le piccole aziende di un comparto che in Lombardia conta 185 realtà per un totale di 14.500 addetti e un fatturato di 3,8 miliardi di euro.
«Questo primo appuntamento – afferma Giuseppe Orsi, presidente del distretto nonché amministratore delegato di AgustaWestland – mette in luce una delle vocazioni principali dell’iniziativa, che è quella di far conoscere al mercato internazionale le piccole imprese, di consentire anche alla piccolissima industria di trovare dei canali di esportazione privilegiati. Il giorno in cui il rappresentante del distretto non sarà espressione di una grande azienda ma di una media o piccola, sarà segno del raggiungimento di uno dei nostri obiettivi principali, quello di far crescere le Pmi».
Piccole e medie imprese che, a fronte della pressione sempre più alta del comparto al contenimento dei costi, sono chiamate a uno sforzo non indifferente per diventare più efficienti e al contempo trasformarsi da fornitori in partner delle industrie maggiori, prendendosi carico di parte degli investimenti necessari per essere all’avanguardia. Non a caso uno dei sei gruppi di lavoro attivati all’interno del distretto, quello dedicato alla supply chain, sta mettendo a punto delle soluzioni che vanno in questa direzione: da una catena di fornitori integrata che utilizzi un’unica piattaforma informatica a modelli contrattuali condivisi, fino a un’analisi delle caratteristiche specifiche della singola azienda in modo da individuare gli aspetti su cui concentrare gli sforzi di miglioramento.
Proprio perché il settore ha rallentato la crescita a livello internazionale e al contempo richiede maggiore efficienza, oltre che sugli aspetti industriali si sta ponendo particolare attenzione sulle risorse umane. Oltre alle collaborazioni con le università e i centri di ricerca presenti sul territorio sono stati avviati contatti con istituti tecnici e uffici scolastici per favorire la formazione di figure professionali adeguate alle esigenze del mondo produttivo. «In questa fase di rallentamento – sottolinea Orsi – abbiamo necessità di serrare i ranghi e migliorare la qualità del personale. Ci stiamo muovendo rapidamente perché abbiamo bisogno di risolvere la situazione in tempi brevi».
Il distretto sta anche definendo la sua posizione all’interno della realtà nazionale e di quella internazionale. Sul secondo fronte si registra la recente adesione all’associazione dei distretti europei (European aerospace cluster partnership). In ambito nazionale, come sottolinea Orsi, «ci saranno punti di contatto con le altre realtà anche se ognuna deve mantenere una sua caratterizzazione e una sua visione di sviluppo del territorio. Il nostro distretto è nato ed è gestito in modo industriale con l’obiettivo di promuovere l’attività in modo competitivo soprattutto sul piano internazionale anche a fronte del fatto che dalla Lombardia nel 2009 ha avuto origine il 38% dell’export del settore». Al contempo prosegue l’attività per ottenere dal ministero il riconoscimento di distretto tecnologico mentre per quanto riguarda la governance è attesa a breve la designazione da parte della Regione di due rappresentanti nel consiglio in qualità di socio sostenitore.
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