
Italia in corsa per gli Europei 2012: Fuorigrotta, interventi per 45 mln
La città festeggia ancora la promozione del Napoli Soccer in serie B, ma già si profila una nuova sfida: portare in Italia, e quindi anche nel capoluogo campano, i campionati europei di calcio del 2012. Gli imprenditori partenopei manifestano il loro interesse per le prospettive di investimento collegate alla competizione calcistica. Nei giorni scorsi il presidente dell’unione industriali di Napoli, Gianni Lettieri, si è già ncontrato con il sindaco Rosa Russo Iervolino per fare il punto della situazione. E mentre gli uffici tecnici di Palazzo San Giacomo lavorano al dossier da presentare alla Federazione entro fine aprile, il presidente dell’Associazione costruttori edili napoletani (Acen), Ambrogio Prezioso, puntualizza: “Gli imprenditori sono disposti a fare la loro parte, come già accaduto ad esempio per la portualità turistica o per gli interventi nell’area Orientale. Dalle istituzioni ci aspettiamo uguale disponibilità ad assolvere ai propri compiti”. In particolare l’ampliamento del 15 per cento della copertura dello stadio San Paolo (dall’attuale 60 per cento al 75 per cento, secondo le norme Uefa), la messa in sicurezza e la riqualificazione della struttura, nonché la mappatura di tutti gli alberghi cittadini e dei trasporti, rimarrebbero, per le rispettive competenze, a carico del Comune e della società sportiva azzurra. Per le altre opere, invece, è il Piano urbanistico attuativo (in sigla Pua) della Mostra d’Oltremare, approvato dalla Giunta Iervolino lo scorso agosto, a dettare la lista degli interventi da attuare a Fuorigrotta: due strutture alberghiere da 280 posti in tutto, un ristorante da mille posti, il grande Centro congressi articolato in due strutture tra l’area Rai e l’ex Isef (capace complessivamente di 5.000 posti). Si tratte di opere tutte da realizzare entro il 2010. Tradotta in cifre l’intera operazione (vedere tabella – Ndr), ne deriva che occorreranno circa 11 milioni di euro per la realizzazione dei due alberghi, 15 milioni per il Centro congressi di viale Marconi, 6 milioni per quello nell’ex Isef, 5 milioni per il ristorante e circa 1 milione per il ripristino del lago artificiale. Un investimento che interessa anche la rete dei sottoservizi e dell’illuminazione (2 milioni), cui si aggiungono, inoltre, almeno 5 milioni per le spese di progettazione e per quelle accessorie. Inoltre, per la data degli Europei di calcio, potrebbe anche essere pronta la cosiddetta “area tematica degli alberghi” del Pua di Coroglio-Bagnoli, arricchendo e riqualificando l’offerta ricettiva dell’intera area Occidentale. Resta in piedi anche l’ipotesi di costruire uno stadio alternativo, da circa 25mila posti, a Ponticelli, caldeggiata dallo stesso presidente del Napoli Soccer Aurelio De Laurentiis. “L’area Est di Napoli è interessata da una profonda trasformazione urbana che nei prossimi anni attrarrà investimenti rilevanti – commenta a questo proposito Prezioso -: proprio la mole degli interventi induce in questo caso a grande cautela. Occorre sempre ragionare in una logica ‘di sistema’, complessiva, non pensando a interventi singoli. Di fronte a ipotesi di interventi ben coordinati la classe imprenditoriale della città, ripeto, non si tirerà certo indietro ed è pronta a fare la propria parte”.