
Ipi punta a domare la “Fiera”
Anno primo della gestione Zunino per il gruppo immobiliare Ipi, dopo una storia intera sotto le insegne Fiat. Il cambiamento d’aria, dopo un periodo di assestamento, sembra aver fatto bene alla società torinese, che ha chiuso il 1^ trimestre 2004 con un utile più che raddoppiato, 1,8 milioni contro 801mila euro, e un risultato operativo che passa da 83mila a 3,3 milioni, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sotto la proprietà dell’immobiliarista Luigi Zunino, l’Ipi ha avviato una certa razionalizzazione del portafoglio di controllate e collegate, con operazioni dal diverso significato strategico che, in prospettiva, potrebbero richiedere anche un rafforzamento patrimoniale: nel futuro della società potrebbe esservi un aumento di capitale fino a 100 milioni da effettuarsi nei prossimi cinque anni.
In sede straordinaria, infatti, l’assemblea del 4 maggio ha deciso di rinnovare il mandato agli amministratori sulla facoltà di decidere in tal senso. «Non c’è però nulla, al momento, di stabilito», ha precisato Ivano Ilardo, investor relator della società immobiliare.
Scadenza importante per il prossimo futuro di Ipi sarà a luglio, quando il Comune di Milano e l’ente Fiera Milano decideranno a chi assegnare la massa di lavori di riqualificazione dell’area che ospita l’attuale polo fieristico, dopo lo spostamento a Rho e Pero, previsto nel 2005.
«A fine marzo – ha detto Ilardo – abbiamo presentato, assieme alla capogruppo Risanamento e a un pool di investitori, un’offerta vincolante per la gara relativa ai lavori nell’area». L’Ipi dovrà battere la concorrenza di altre cinque cordate, tra le quali quella guidata dalla Pirelli Real Estate.
Intanto, l’accordo siglato in marzo e perfezionato in aprile con l’Aedes – che prevede la cessione del 20% all’Iupiter (il restante 80% era già dell’Aedes) per 8,5 milioni – è stato firmato nell’ottica di dismettere una partecipazione ritenuta non strategica. Permetterà alla società di raccogliere risorse finanziarie per 38,5 milioni da impiegare in nuove iniziative immobiliari, anche attraverso la vendita di due immobili a Milano.
Motivazioni assai diverse, invece, hanno spinto l’Ipi, sul finire dello scorso anno, a cedere al Gruppo Marianelli e al Gruppo Panchetti il 50% della controllata Borello Spa, società per la realizzazione dell’iniziativa del nuovo porto turistico di Marina di Pisa