
«Investimenti per confermarci protagonisti in Italia e all’estero»
Rassegne fieristiche sempre più legate al territorio veronese, ma aperte all’Italia e al mondo. Inoltre, collaborare con il Comune, con gli attuatori del Polo finanziario e con autostrada Brescia-Padova per realizzare viabilità e parcheggi adeguati al grande flusso di visitatori delle rassegne, ma anche per la riqualificazione di Verona Sud. Infine, accompagnare il processo di privatizzazione della Fiera e lo scorporo in due società, patrimoniale e gestionale. Sono gli obiettivi che i soci della Fiera hanno individuato per il nuovo Consiglio di amministrazione, che sarà presieduto per altri tre anni dal presidente uscente Luigi Castelletti, 51 anni, avvocato, sposato, presidente del Consorzio Zai dal 1996 al 2003, consigliere comunale di Ferrara di Monte Baldo (il suo paese) dal 1974 al 1994 e consigliere provinciale dal 1994 al ’96. Presidente Castelletti, come affronta il nuovo mandato? «Innanzitutto con la certezza di aver raggiunto degli obiettivi importanti, che intendiamo migliorare ancora, in Italia e all’estero». Da quale base parte la Fiera? «I ricavi complessivi del 2005 sono di oltre 66 milioni, con un utile ante imposte di sette milioni 215mila euro, mentre il cash flow, cioè il flusso di cassa, supera i nove milioni. Gli investimenti hanno sfiorato i 20 milioni di euro, per nuove grandi rassegne come quella del lusso e del pane e con Agrifood, Model expo e Veneto Arte che hanno fatto crescere il numero di visitatori ed espositori. E non dimentichiamo il nuovo padiglione di 20mila metri quadrati, costruito in otto mesi. Nel prossimo futuro ci sarà una nuova entrata per la Fiera, da via Roveggia». A che punto è il piano industriale per trasformare la Fiera in Spa? «Intanto siamo soddisfatti perché, pur essendo un’azienda pubblica, la Fiera riesce a operare con i tempi di un’azienda privata. Quanto alla trasformazione dell’ente, questo è un compito dei soci della Fiera, che naturalmente il Consiglio di aministrazione si impegna a seguire da vicino». Quando ci saranno le due nuove società il Cda attuale decadrà? «Sì, ma voglio sottolineare che la conferma del Cda uscente è avvenuta in piena condivisione, senza vincoli legati a qualche scadenza. È quindi un mandato pieno, per portare avanti le istanze di sviluppo dell’ente indicate dai soci». Ogni tanto rispunta il nome di Castelletti come di possibile candidato sindaco di Verona per il centrodestra. Lei ci pensa? «A dirlo sono gli altri. Io mi concentro alla guida della Fiera. Ma è normale che, essendo un ente sempre in primo piano, qualcuno magari rilanci il mio nome». (e.g.)