Rassegna stampa

Intesa a Milano per maxi-fiera dell’informatica

MILANO – Fiera Milano continua la sua politica di accorpamento e di aggregazione di eventi fieristici, sia per rafforzare le varie manifestazioni sia per offrire a espositori e visitatori maggiori opportunità d’incontro e quindi d’affari. Ieri Michele Perini e Piergiacomo Ferrari, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Fiera Milano Spa, hanno annunciato un accordo strategico nel settore delle fiere Ict (information and communication technology) con la società Promotor international di Alfredo Cazzola. In pratica, il centro espositivo milanese cede per 1,25 milioni di euro il marchio Webbit, la fiera delle tecnologie informatiche tagliata su misura per il business delle piccole e medie imprese, a Promotor, che lo inserirà all’interno di Samu, la maxirassegna dell’innovazione in programma, alla Fiera di Milano, dal 19 al 23 ottobre 2005. «Questo accordo – dicono Perini e Ferrari – rilancia con forza Milano come punto di riferimento per tutti gli operatori del comparto». Fiera Milano Spa possiede Webbit tramite la controllata Tl.Ti Expo, cioè la società a cui fa capo la rassegna Transpotec (logistica) acquisita nei mesi scorsi.
Il progetto Webbit nasce nel 2000 nel Nord-Est e ora, a seguito dello sbarco di Transpotec a Milano, viene proiettata nell’universo dello Samu. «Con questa operazione – puntualizza Cazzola – completiamo la riorganizzazione di Smau, che grazie anche al contributo di Webbit sarà sempre più caratterizzato da una formula business to business, separata e distinta dai contenuti consumer, che pure non mancheranno». La scelta di accorpare eventi (dal tessile, alla pelletteria, alla meccanica strumentale) dando vita così degli appuntamenti di maggior richiamo è ormai impressa a fondo nel dna della nuova Fiera di Milano fondata sul polo di Rho-Pero. «Il nostro patrimonio – ricorda Ferrari – è rappresentato dagli espositori e dai vistatori e perciò siamo attentissimi a non deludere le loro aspettative». «La mission di Fiera Milano – aggiunge Perini – non è quella di fare la guerra alle altre fiere, bensì quella di mettere la varie rassegne che già sono a Milano e anche quelle che arriveranno in futuro nelle condizioni di svilupparsi al meglio. Qui gli spazi per crescere ci sono». Sul piano strategico non è una novità l’interesse che da tempo Milano manifesta nei confronti delle fiere dell’edilizia ospitate da Bologna oppure del Cibus di Parma. Al momento, però, non sono previsti accordi di alcun tipo. Ma la campagna acquisti della fiera milanese non è certo conclusa.

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