Rassegna stampa

Intanto Foggia invoca l’Authority

La diretta concorrenza fra “Euro&Med Food” e “Cibus” scatena il derby delle Fiere tra Bari e Foggia. La manifestazione foggiana, in realtà, si svolge solo negli anni pari perché, dal 2001, nei dispari si svolge a Bari il Cibus Mediterraneo, in collaborazione con il Cibus di Parma.

Eppure, l’attrito fra le due iniziative è evidente. Parte delle responsabilità va imputata, secondo gli addetti ai lavori, ai tempi lunghi della Regione nel recepimento della legge nazionale 7/01 sulle Fiere. Al punto che Onofrio Giuliano, presidente della Confagricoltura di Foggia, invoca un’authority che finalmente possa coordinare in modo chiaro le manifestazioni”.

“É opportuno – ribadisce Pietro Gentile, commissario straordinario dell’Ente Fiere di Foggia – che in Puglia sia recepita la legge 7 per creare un sistema fieristico regionale che tenga conto delle peculiarità del territorio e delle vocazioni: la Capitanata è senza dubbio leader nel settore agricolo”.

La Fiera internazionale dell’agricoltura di Foggia, giunta quest’anno alla 55esima edizione, è di origini antichissime: fu istituita dall’imperatore Federico II. Nel complesso, l’Ente Fiera foggiano organizza una decina di manifestazioni all’anno, alcune delle quali molto seguite, come quelle dedicate allo sport e al tempo libero e all’agroalimentare. Il recente successo della specializzata foggiana di fine marzo, “Euro&Med Food”, alla sua seconda edizione (la prima risale al 2000), ha ribadito il primato della Capitanata nel settore agroalimentare: “Il rilancio dei prodotti tipici e di qualità della provincia di Foggia – dice Matteo Di Mauro, segretario generale della Camera di commercio – passa proprio da manifestazioni come l’Euro&Med Food. La conferma è arrivata dai 170 espositori e 70 buyer, provenienti da 25 Paesi, che hanno manifestato soddisfazione per i contratti conclusi: sono stati siglati importanti accordi commerciali con operatori di Estonia, Francia, Canada, Australia, Paesi Bassi, Norvegia, Germania e Romania. Siamo certi che la strada intrapresa è quella giusta: molte nostre aziende hanno già ottenuto la certificazione di qualità”.

L’anello debole dell’agroalimentare foggiano, invece, resta la trasformazione, anche se è prossima l’apertura a Foggia del cantiere per la costruzione di un grande conservificio del gruppo campano “Ar” di Antonino Russo.

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