
In fiera passando per il sito
Qualche anno fa, ai primi tempi del Web, si favoleggiava sulla possibilità che Internet uccidesse le fiere. Sarà sufficiente andare sui siti delle aziende a navigare – si diceva – invece che peregrinare tra stand e investire giornate dentro saloni congestrionati.
Il portale. A cinque anni di distanza è invece possibile affermare, dati alla mano, che la profezia (come tante in tema di Internet) non si è avverata. Le fiere, in generale, godono ancora di buona salute. E il maggiore sito italiano del settore, Expopage, il portale della Fiera di Milano nato da un paio d’anni, sembra essere la risposta definitiva alla questione. “L’anno scorso – dice Sebastian Krauser, amministratore delegato di Expopage Spa, consociata di Fiera Milano – abbiamo cominciato a un ritmo di 15mila visitatori ripetuti per mese, a dicembre abbiamo chiuso l’anno a 50mila”.
La chiave di questa crescita è piuttosto semplice. Expopage è un portale su misura per aiutare, rendere più produttive, informate e fruttuose le visite “fisiche” alle oltre 70 manifestazioni di settore che fanno il grosso dell’attività di Fiera Milano. “In pratica – osserva Giuseppe Ingletti, rsponsabile informatico di Fiera Milano – siamo uno dei principali canali di comunicazione e di marketing delle Pmi. Non c’è quindi molto da stupirsi se sul nostro sito il catalogo è di circa 35mila espositori, 12mila dei quali con proprie aree specifiche”.
Come funziona. Expopage li chiama “stand virtuali”, in pratica sono piccoli sotto-siti messi a disposizione degli espositori dal portale. Ovviamente, più sono ricchi di contenuti e di informazioni e più elevata è la probabilità che i visitatori che consultano i cataloghi online delle fiere si fermino sui vari stand virtuali, si informino, li annotino nei loro percorsi di visita, o “notebook”, che il portale mette a disposizione.
Il carrello virtuale. Il notebook è in pratica un “carrello” che il visitatore di Expopage, e poi della fiera, si porta dietro nella sua navigazione preliminare. Gira gli stand virtuali, legge informazioni e cataloghi, fissa appuntamenti e visite. “Una formula che si è rivelata utile e di successo – rileva Krauser – al punto che le visite agli stand virtuali generate dai notebook sono passate da 183mila nel gennaio 2004 a oltre 483mila a novembre. Il tutto su circa 50mila visitatori unici ripetuti registrati a fine anno”.
Numeri alti per un portale business-to-business. Ogni stand è in media stato visitato 22 volte l’anno scorso, contro sette volte nei dodici mesi precedenti. E vi è una chiara correlazione positiva tra ricchezza di contenuti e visite. L’espositore che immette sullo stand informazioni efficaci, cataloghi e descrizioni, ottiene in media 33 visite. Il doppio di chi invece si limita a lasciare vuoto lo stand, con il solo indirizzo, nome e magari un misero link alle sue pagine web di presentazione.
Gli espositori. Oggi sono circa 12mila gli espositori che hanno cominciato ad arricchire la propria postazione su Expopage. Circa un terzo dell’intero database di aziende derivante dai catalogi della settantina di fiere. Ma è un fenomeno, questo dell’arricchimento progressivo degli stand sul portale, che ne fa oggi uno dei più promettenti siti business-to-business d’Europa. “Noi riteniamo di essere all’avanguardia con questa formula – rileva Krauser -, nessun altro ente fieristico del continente ha puntato come noi su un incrocio concreto tra virtuale e reale, al servizio di un marketing operativo a bassa barriera all’entrata e a misura di piccola e media impresa”.
Ci guadagnano un po’ tutti su Expopage. Gli espositori che così ottengono presenze più efficaci e produttive, i visitatori che possono pianificare con cura le visite e i percorsi. E già 12mila imprese ne hanno tratto giovamento, decidendo di investirvi in contenuti. Una cifra di tutto rispetto.