
In fiera il marketing anti-crisi
Il Nord-Est delle fiere si attrezza per mettere a reddito i suoi complessivi 648.430 metri quadrati (dato Cermes-Bocconi) di potenza espositiva, pari al 18,2% del totale nazionale. Gli uffici marketing dei saloni nordestini stanno tessendo una tela fitta di accordi, a cui fanno da contraltare altrettanti pacchetti per trarre reddito dalla superficie. Le strategie vanno dall’integrazione delle manifestazioni, ad accordi con gli istituti di credito, a partnership con enti esteri, a promozioni e sconti per kermesse affini e “fuorisalone”.
Sinergie in atto
Tra le iniziative sviluppate, spiccano quelle di VeronaFiere, 241mila mq (tra superficie coperta e scoperta), 15mila espositori, 1,2 milioni di visitatori con una media di stranieri del 15%, che raggiunge per alcune esposizioni internazionali punte del 35%. «Più che puntare sulla riduzione del prezzo al mq, svendendo la nostra superficie, ne abbiamo innalzato il valore, coprendo di servizi la nostra capacità espositiva», afferma il direttore generale Giovanni Mantovani. Tra le iniziative realizzate in sinergia, per citarne alcune, il ritorno della rassegna sul lusso, Luxury and Yacht, che viaggerà in combinata con un altro evento dedicato all’Antiquariato e rivolto al segmento consumer. Anche Abitare il tempo e Art Verona, terminati lunedì scorso, sono stati uniti in un unico spazio espositivo. «C’è poi lo sviluppo estero – prosegue Mantovani – con pacchetti per favorire l’espositore su determinati mercati: un esempio è Vinitaly world tour». Poi ci sono le collaborazioni internazionali, che duplicano l’evento fieristico su Paesi di riferimento. «Un esempio è Stone expo marmomec di Las Vegas, che ingloba nella denominazione l’evento veronese e consente ai nostri clienti di presentarsi in un mercato di riferimento per il settore marmo».
Per Fiera di Vicenza, 60mila mq di superficie coperta, 31,6 milioni di fatturato, 12 manifestazioni, 211.981 visitatori e 6.011 espositori, si sono ottimizzati i costi, applicando agevolazioni per i partecipanti alle fiere e agli eventuali “fuorisalone”. Un esempio è AboutJ, rassegna sulla gioielleria che si terrà quest’anno a Venezia e che darà diritto ad una riduzione per chi partecipa anche a VicenzaOro Charm, mostra orafa di maggio, solitamente più debole delle altre manifestazioni del settore, di settembre e gennaio. «Fiera di Vicenza ha scelto di dare attuazione a nuove politiche di contenimento degli aumenti delle tariffe di partecipazione – spiega il dg Antonio Girardi – e di agevolare i migliori espositori che investono con noi». Privilegiando, continua, «una strategia di marketing e selezione degli espositori, più che una politica di scontistica». Infine, conclude, «c’è il recente accordo di collaborazione di Fiera di Vicenza con Banca Popolare di Vicenza per finanziare a condizioni vantaggiose la partecipazione di aziende a manifestazioni fieristiche e a congressi nelle nostre strutture».
Fiere «pensanti»
In Expo Venice il Presidente Piergiacomo Ferrari, ex ad di Fiera di Milano, ha promosso un’innovazione: fiere “pensanti”, ossia capaci di attivare politiche economiche di settore, realizzate senza un quartiere fieristico tradizionale e attivando di volta in volta un network di competenze ad hoc. «Expo Venice ha già dimostrato di voler agire in modo coordinato con la realtà imprenditoriale e istituzionale del territorio – dice – per attirare visitatori ed espositori dall’Italia e dall’estero. Di particolare rilievo saranno le occasioni offerte dall’Expo 2015. L’asse Venezia-Milano può essere strategico per esprimere contenuti commerciali, formativi e culturali».
Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere, 30mila mq, 2.896 espositori, 367.500 visitatori, 15 eventi, 5,78 milioni di fatturato, afferma: «Abbiamo messo in campo alcune azioni di supporto agli espositori, rendendo più convenienti e attrattive le nostre manifestazioni. E abbiamo avviato una serie di collaborazioni con associazioni di categoria, istituzioni, fiere estere per arricchire le proposte». È stato acceso, inoltre, un servizio di finanziamento per gli espositori a tassi agevolati con Cassa di Risparmio del Friuli-Venezia Giulia. Anche Udine e Gorizia Fiere hanno allo studio forme di finanziamenti agevolati con Cassa di Risparmio del Friuli-V.G., anticipa il presidente Sergio Zanirato «c’è poi la collaborazione con la fiera di Klagenfurt con sconti e pacchetti. Idem per ciò che riguarda il salone del gusto Good». Riva del Garda FiereCongressi, invece, «sta organizzando pacchetti per i nostri espositori con scontistiche applicate alle prenotazioni alberghiere». L’Alto Adige, infine, punta a sfruttare le sinergie tra settori affini e ad aiutare le fiere più piccole. «Abbiamo deciso di accorparne alcune a fiere con un marchio già consolidato – dice Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano –: ad esempio a novembre Biolife, la fiera del prodotto biologico, si svolgerà con la Fiera d’Autunno».
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Reinhold Marsoner
DIRETTORE DI FIERA BOLZANO
Sinergie. Alcuni eventi verranno raggruppati ad altri con un marchio consolidato. A novembre Biolife si svolgerà insieme con Fiera d’Autunno.
Giovanni Mantovani
DIRETTORE VERONAFIERE
Eventi in tandem. Abitare il tempo e Art Verona, sono stati uniti; anche Luxury and Yacht, viaggerà in combinata con un altro evento dedicato all’antiquariato
A livello nazionale
La cartina con i poli espositivi italiani (soci Aefi) evidenzia la concentrazione di strutture al Nord. In particolare in Lombardia (Fiera Milano, Fiera Milano City, Bergamo Fiera Nuova, Fiera di Brescia, Cremona Fiere, Fiera Millenaria di Gonzaga, Centro Espositivo e Congressuale di Erba, Villa Erba di Cernobbio), Emilia-Romagna (Bologna Fiere, Fiera di Parma, Ferrara Fiere Congressi, Rimini Fiera, Cesena Fiere, Fiera di Forlì, Modena Fiere, Piacenza Expo, Siper Fiera di Reggio Emilia) e Veneto (Fiera di Verona, Expo Venice, Fiera di Vicenza, Longarone Fiere, Padova Fiere)