Rassegna stampa

In fiera guidati dal bluetooth

Usare il bluetooth sul cellulare, per orientarsi tra i labirinti di una fiera, tra scaffali di un supermercato alla caccia di un’offerta speciale o per rendere più efficiente un percorso tra strade e monumenti di una città. Sono il cuore e le promesse di una tecnologia appena sviluppata dal Cesvin, la sede di Cremona del Politecnico di Milano. Le tecnologie che usano il bluetooth per portare informazioni di interesse pubblico a un cellulare sono numerose, ma questa si distingue per le tante funzioni e per l’interattività che offre.
Si chiama Mobile service management ed è stata usata per la prima volta al recente Salone dello Studente di Cremona. «È uno scatolotto che si collega a una rete, fissa o wireless. Nel Salone abbiamo usato il WiFi. Comunica poi via bluetooth con i cellulari delle persone che passano vicino», spiega Stefano Busè, responsabile del progetto presso il Cesvin. Funziona così: l’utente riceve un messaggio bluetooth, che gli chiede se vuole scaricare il software (compatibile java o symbian, quindi con tutti i cellulari). Il software, nel caso del Salone, mandava quindi il programma della fiera, l’agenda degli appuntamenti, che poteva aggiornare in tempo reale via WiFi. L’utente poteva caricare, nella rubrica del cellulare, i contatti degli espositori.
Riceveva un alert se si avvicinava l’ora di un evento a cui voleva partecipare. «Noi potevamo aggiornare da remoto, modificare il software e monitorare il sistema, se necessario», aggiunge Busè. Al Salone sono stati 4 mila i download del software. In modo analogo, «questa tecnologia – dice – ha dato vita a Calepoli, il calendario accademico del Politecnico, che si installa via bluetooth sui cellulari degli studenti e li tiene aggiornati sulle lezioni e altro». Il tutto è frutto di un lavoro corale, il Cesvin ha collaborato con Mobisofia, spin off del politecnico e, per la parte hardware, con Waymedia, azienda incubata presso l’università di Bologna. A finanziare la tecnologia è stato il provider di Cremona Aemcom, con un investimento di 100mila euro. «Il motivo – dice Gerardo Paloschi, amministratore delegato di Aemcom – è che ormai abbiamo completato la rete wireless nella provincia ed è quindi ora di pensare ai servizi a valore aggiunto».
Mobile service management si presta a questo scopo, perché è flessibile, può sostenere diversi modelli di business. «Stiamo lavorando con l’ufficio qualità urbana della città di Cremona, per mettere una quindicina di postazioni – almeno tre nel 2009 – di questa tecnologia, spendendo circa mille euro per ciascuna», spiega Paloschi. Lo scatolotto si collega quindi alla rete wireless di Aemcom e può fornire informazioni turistiche. Il turista vede in una piazza un cartello che lo avvisa di accendere il bluetooth per ricevere il software.
Può avere così informazioni testuali o video sulla piazza, il duomo, sui ristoranti più vicini, l’elenco dei numeri utili. Lo scatolotto può essere integrato anche nelle paline elettroniche del bus, per dare informazioni aggiuntive via bluetooth (sullo stato del traffico, lavori in corso, ritardi…). Le aziende dei trasporti già si muovono in direzioni analoghe: dal 2008 l’Atac di Roma offre questo tipo di informazioni agli utenti di cellulari, ma via web. Il bluetooth è più comodo per l’utente (riceve le informazioni in automatico invece di doversi connettere e cercarle sul sito) ed è gratuito. Il rovescio della medaglia sono i costi per installare la tecnologia sulle paline.
Altro scenario, il supermercato: si varca l’ingresso e si riceve il messaggio bluetooth. Il software può contenere in questo caso la mappa degli scaffali (mai più giri a vuoto con il carrello alla ricerca di un prodotto). «Come punti d’interesse sulla mappa ci potrebbero essere inoltre le promozioni del giorno e quelle dedicate agli utenti del servizio», ipotizza Aemcom, che quindi ambisce ad avere tra i propri clienti anche la grande distribuzione.

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