Rassegna stampa

In coda per il Salone del mobile

Giulia Crivelli

Per 1.948 espositori confermati, ce ne sono 645 in lista d’attesa per ottenere uno stand.

Con il trasferimento da FieraMilanoCity al quartiere di Rho-Pero si sono aggiunti 15mila metri quadrati di superficie espositiva (quasi tre campi da calcio) e si è arrivati a oltre 200mila metri quadri, ma ne servirebbero altri 50mila. Sono i numeri del Salone del Mobile, la più importante manifestazione al mondo per l’arredamento e il design, che si terrà dal 18 al 23 aprile nel quartiere fieristico di Rho-Pero, alla periferia di Milano. Ma che coinvolgerà l’intera città: ci saranno mostre, presentazioni, cocktail, feste ed eventi collaterali di ogni genere.

«Siamo arrivati alla 46esima edizione – ha detto ieri Rosario Messina, presidente del Cosmit, l’ente che organizza il Salone -. Si dice che una volta all’anno Milano diventi la capitale del mobile, ma forse dovremmo parlare di "Olimpiade del mobile": la nostra manifestazione e le fiere biennali dedicate a luce, bagno, cucine e complementi d’arredo sono diventate un esempio anche all’estero. Inoltre la nuova fiera disegnata da Massimiliano Fuksas è un’opera architettonica di cui si è parlato in tutto il mondo e in ogni rivista di settore. Questo grande risalto ha fatto aumentare ancora di più le richieste di spazi espositivi da parte di aziende straniere e ha attirato l’attenzione sul settore del mobile made in Italy, che nel 2006 ha generato un fatturato di quasi 38 miliardi di euro, in crescita del 2,7% nonostante la concorrenza dei Paesi emergenti».

Letizia Moratti ha spiegato che «il Salone porta aria nuova, una cultura diffusa che vive nella città» e «dà la misura di cosa si può fare a Milano». Insieme all’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi e a numerosi architetti il sindaco ha partecipato al dibattito organizzato ieri da Cosmit su "La città ideale": alle sue spalle si animava il logo rinnovato del Salone. Quest’anno le lettere rosso fuoco sono attorniate da leggere figure che sembrano usare i mobili come giocattoli, disegnate da Guido Scarabottolo, l’illustratore che ha "rifatto" il look alla casa editrice Guanda. «Al Salone del Mobile – ha detto Rosario Messina – non si vendono solo metri quadri, ma cultura e tendenze».

Solo per le iniziative collaterali, Cosmit ha speso 1,2 milioni di euro: «L’evento più ambizioso è forse la mostra "Camera con vista", che sarà ospitata a Palazzo Reale dal 18 aprile al 1° luglio e offrirà una panoramica sulla storia dell’arte e degli interni d’arredo dal 1900 al 2000. Ma quest’anno celebriamo anche il decennale del Salone Satellite e lo facciamo con una sezione speciale, dove si potranno vedere tutti gli oggetti nati come prototipi e poi prodotti su scala industriale».

Il Satellite è una delle principali attrazioni della settimana del mobile: giovani designer e architetti mostrano i loro progetti e prototipi, utilizzando Milano come vetrina: gli industriali e imprenditori che gravitano intorno al Salone si incontrano con i progettisti del futuro. «E spesso nascono collaborazioni interessanti e sbocciano talenti», dice Messina.

www.cosmit.it

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