
Impianti sportivi, scatta il rinnovo
Massimo Frontera
Alessandro Lerbini
ROMA
Numeri in crescita per l’attività sportiva in Italia, ma per migliorare l’offerta rivolta ai cittadini bisogna intervenire sull’impiantistica spesso obsoleta e mal gestita. In questo contesto s’inserisce anche il piano di ammodernamento (e in alcuni casi di nuova costruzione, come a Torino, Napoli e Palermo) degli stadi, in attesa della nomina (il 18 aprile) del paese che ospiterà Euro 2012.
Sono questi i temi principali emersi ieri a Roma durante la presentazione della seconda edizione di Sportalia-Le città dello sport, il salone tematico promosso da Federculture che si terrà a Rimini dal 28 al 31 marzo. Il fatturato complessivo dell’attività sportiva in Italia è di oltre 30 miliardi, circa il 2,5% del Pil nazionale. Gli impianti censiti sono 148.800, con più della metà delle strutture di proprietà degli enti locali. «Non ci potrà mai essere una legge – ha affermato il sottosegretario alle Politiche giovanili e le attività sportive, Giovanni Lolli – che obbliga qualcuno a comprare o a vendere uno stadio. Stiamo studiando un sistema di facilitazioni per intraprendere una nuova strada per migliorare e gestire gli impianti: si può lavorare su un abbattimento degli interessi attraverso il Credito sportivo». Fondamentale per questi progetti è proprio l’apporto dell’istituto: «L’obiettivo – ha spiegato il direttore generale, Francesco Savini Nicci – è la costruzione di una pratica che punti alla gestione degli impianti. Il 20% delle strutture non è utilizzato nel migliore dei modi».
Intanto la Fiera di Roma affila le armi e lancia il guanto di sfida nel settore costruzioni. Nasce infatti Expoedilizia, che si svolgerà fra il 28 novembre e il 1° dicembre prossimi nei nuovi quartieri espositivi. L’appuntamento si inserisce in un calendario di settore caratterizzato da due manifestazioni di calibro nazionale: il Saie a Bologna (24-28 ottobre 2007) e il Made Expo di Milano (5-9 febbraio 2008). L’iniziativa viene promossa congiuntamente da Fiera di Roma e Senaf. Quest’ultima è la società promotrice del Site (salone della termoidraulica) cui Expoedilizia si affiancherà portando in dote nuovi contenitori tematici che occuperanno 40mila mq per 10 padiglioni. Nella strategia dei promotori, la manifestazione punta a catalizzare il potenziale di crescita, ancora largamente inespresso, dell’industria delle costruzioni del Centrosud. Expoedilizia può già contare sull’alleanza con gli artigiani edili della Cna, sulla benedizione di costruttori dell’Ance e, infine, sul dinamismo dei distributori edili di Federcomated (che organizzeranno all’Expo il loro convegno nazionale).