Rassegna stampa

Il Salone dell’auto esce dal Lingotto

Il salone dedicato alla protezione civile non si farà quest’autunno al Lingotto Fiere. «Ma non è stato cancellato, abbiamo solo preferito spostarlo alla primavera dell’anno prossimo», precisa Andrea Varnier, direttore generale del centro fieristico torinese. Dunque salta l’appuntamento di Protec, in calendario dal 23 al 25 settembre. Una scelta di prudenza, considerando i cambiamenti al vertice della Protezione civile nazionale, ma anche i mutamenti alla Regione Piemonte. Varnier assicura che Protec aveva già ottenuto importanti adesioni sul piano dei contenuti e non mancavano neppure gli espositori. Ma poiché si trattava della prima edizione si è deciso, insieme ai partner, di non esporre Protec ai rischi di un esordio in una fase di difficoltà economica generale. «L’autunno del Lingotto – prosegue il direttore – è comunque ricco di manifestazioni importanti, a partire dalla prima edizione di Dna Italia, salone dedicato alla conservazione dei beni culturali del territorio. Un numero zero che si svolgerà regolarmente all’inizio di ottobre». Manifestazione che non viene organizzata ma solo ospitata dal Lingotto, a dimostrazione che la location dell’ex stabilimento continua a piacere. Così come piace l’Oval, dove sarà allestita l’edizione di quest’anno di Artissima, con una serie di cambiamenti che dovrebbero risultare di grande fascino. Ovviamente, però, il clou dell’autunno è rappresentato dal Salone del Gusto e dal concomitante appuntamento di Terra Madre. Saranno riempiti i padiglioni del Lingotto e pure l’Oval, con ospiti nazionali e internazionali che, ancora una volta, trasformeranno Torino dal 21 al 25 ottobre nella capitale mondiale dell’alimentazione.
Ciò non toglie che le difficoltà siano reali, anche se con differenze considerevoli tra settore e settore. «Non si vede un tracollo, ma neppure una ripresa generalizzata». Difficile lavorare in un clima di totale incertezza. Anche quando le sorprese sono positive, come nel caso di Restructura: «Rispetto all’anno scorso, in questa fase, registriamo un netto incremento delle adesioni – continua varnier – ma manca ancora tempo e se ci fermassimo a questa situazione sarebbe un problema». L’unica soluzione è lavorare, lavorare e lavorare. Senza illusioni ma, ovviamente, gustandosi i successi che continuano ad arrivare.
Artò, salone dell’artigianato, sta ad esempio ottenendo adesioni anche da altre regioni. «Ma il consuntivo di tutta la prima parte dell’anno è positivo – afferma Varnier – sia per quanto riguarda le manifestazioni che abbiamo organizzato sia per quelle che abbiamo ospitato. E non vanno dimenticate le altre iniziative, come quelle congressuali. Convegni come Esof, sulla scienza, a luglio, o come Ecoc a settembre, per le fibre ottiche, hanno rappresentato un successo notevole». Come i 10 giorni del congresso Apple, o gli spot girati all’Oval (uno della Nike).
Ma al Lingotto si guarda ormai ai 2011, quando tra l’altro il Salone dell’Auto tornerà a Torino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’organizzazione, di Gl events, è affidata alla struttura bolognese che si occupa già del Motor Show con indubbio successo. Per ora non è ancora stato definito il calendario, anche se l’appuntamento dovrebbe svolgersi dal 26 maggio al 5 giugno. E il Lingotto Fiere dovrebbe essere solo una delle location. A Bologna si immaginano infatti un evento che esca dai padiglioni fieristici per coinvolgere la città, dalla Mole a Torino Esposizioni, senza trascurare il Museo dell’Automobile. Per non limitarsi alla sola esposizione di nuove vetture (al Lingotto) ma trasformando i giorni torinesi dell’auto in una grande kermesse storica, culturale, di spettacolo. Insomma un modello molto diverso dall’esibizione sportiva che caratterizza il Motor Show, ma altrettanto affascinante e coinvolgente. Per il momento Gl events ha incassato l’entusiasmo del sindaco di Torino e del presidente della Regione Piemonte. Si tratterà ora di riportare nella capitale subalpina tutti quei costruttori internazionali che, rifiutandosi di partecipare al Salone del 2000, ne avevano decretato la fine nel 2000.
Ma Vanier non dovrà occuparsi solo dell’auto, bensì anche di consolidare tutte le iniziative già avviate. Come la gestione diretta del Salone del libro. Quest’anno la prima esperienza è stata particolarmente positiva, ma si tratterà di ripetere il successo nel 2011.
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IN CIFRE

412.670
I visitatori
I principali appuntamenti fieristici di Torino del primo semestre 2010 (Automotoretrò, Expocasa, Affidabilità&Tecnologie, Salone del libro, Tosm ed Expoferroviaria) hanno attratto più pubblico rispetto al 2009, quando i visitatori si erano fermati a meno di 400mila

356,8 milioni
I ricavi
Sono saliti, nel primo semestre del 2010, i ricavi di Gl Events, il gruppo proprietario del Lingotto, che organizza il Motor show di Bologna e che si occuperà del Salone dell’auto di Torino del 2011: nei primi sei mesi del 2009 ammontavano a 300,6 milioni

2.971
Gli espositori
Anche gli espositori sono aumentati rispetto al 2009, quando erano stati 2.836

13,1 milioni
I guadagni
In salita anche gli incassi netti, fermi a 10,7 milioni nel primo semestre 2009

1,2 milioni
Il «buco»
È la perdita d’esercizio registrata dalla Fiera di Genova nel bilancio 2009; il risultato negativo è dovuto soprattutto alla chiusura negativa per 500mila euro fatta registrare dalla scorsa edizione del Salone nautico, a causa degli sconti praticati agli espositori

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