
Il road show di Fiera Milano
Marco Morino
MILANO
Fondazione Fiera Milano (la capogruppo) lancia un progetto inedito per il mondo delle fiere: un road show in cinque città italiane (Milano, Treviso, Firenze, Ancora, Bari) – capitali di altrettanti distretti produttivi caratterizzati da straordinarie eccellenze in alcuni settori simbolo del made in Italy – per incontrare gruppi selezionati di piccoli e medi imprenditori. Dal confronto aperto con le Pmi e dall’ascolto dei loro bisogni scaturirà la nuova strategia di Fiera Milano, "tagliata" su misura per le necessità e le aspettative delle Pmi. Da luogo di semplice esposizione di prodotti, Fiera Milano – afferma il presidente della Fondazione, Luigi Roth – si caratterizza sempre più come «un organizzatore di funzioni», consolidando così «il ruolo di sostegno e motore di sviluppo delle imprese». Il road show scatterà il prossimo 11 giugno (prima tappa Milano) e si concluderà a fine luglio.
«In questo ultimo anno – spiega Roth al Sole-24 Ore – la messa a regime dell’attività fieristica nella nuova sede di Rho-Pero ha fatto sì che la Fondazione, dopo essersi occupata del contenitore, si concentrasse sul contenuto, ovvero su come supportare la propria controllata Fiera Milano Spa e offrire un servizio reale allo sviluppo dell’economia italiana». Partendo dal presupposto che Fiera Milano è il grande polo di rappresentazione del capitalismo italiano si è scelta la via di confrontarsi proprio con le realtà più dinamiche del tessuto manifatturiero: quelle piccole e medie imprese che sono i campioni del made in Italy. Aziende della meccanica strumentale, della tecnologia, della moda, del design e dell’arredamento. «L’analisi dei loro bisogni – dice Roth – consentirà di avviare una riflessione sul ruolo che lo strumento fieristico può assolvere in un’economia sempre più globalizzata e in un sistema di relazioni caratterizzato da nuove modalità di scambi e di comunicazione». L’attenzione si è focalizzata sui distretti poiché la statistiche relative agli espositori di Fiera Milano mostrano come il maggior numero di essi provenga dalle regioni italiane dove è più forte l’economia distrettuale.
Ma sono previste ulteriori novità. Il segmento di imprese attualmente più dinamico in Italia «è esattamente – osserva Roth – il segmento più rappresentativo all’interno del sistema fieristico milanese. Osservando attentamente e sistematicamente queste imprese è possibile cogliere in anticipo i cambiamenti. Ora Fondazione Fiera Milano, attraverso il proprio centro studi, metterà a disposizione di imprese e istituzioni i dati significativi della propria attività in quanto espressione dell’andamento più generale dell’economia italiana». Nel prossimo settembre la Fondazione presenterà il primo rapporto sull’economia italiana visto da Fiera Milano. Dai dati del rapporto sarà poi costruito un indice economico in grado di indicare in estrema sintesi lo stato di salute del made in Italy.
www.fondazionefieramilano.it