Rassegna stampa

Il presidente Luigi Castelletti: «Con questa manifestazione Verona diventa l’Agrivalley d’Europa»

«Questo è un appuntamento speciale, una rassegna che significa come Verona possa recitare il ruolo sia in Italia che in Europa di vera e propria agrivalley». Luigi Castelletti, il presidente di Veronafiere, presenta con orgoglio un’altra delle vetrine internazionali che rendono la nostra città un vero e proprio punto di riferimento dell’economia agroalimentare. È scattata ieri e durerà sino a domenica la ventitresima edizione di Eurocarne, salone triennale dedicato alle tecnologie per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzioni delle carni. Un comparto che registra un fatturato complessivo stimato in circa 4 miliardi di euro dove buona parte dei suoi settori merceologici hanno presentato nel 2005 una crescita dello 0,2% rispetto al 2004, valore che le previsioni per il 2006 danno in ulteriore aumento, +3,9%. Rilevante rimane la percentuale di export che supera il 60%. Un’inaugurazione in grande stile, che ha visto la presenza anche del governatore del Veneto Giancarlo Galan. Il presidente della Regione ha sottolineato come «il Veneto sia ai primi posti in Italia per quanto riguarda la produzione della materia prima. E’ poi una produzione di grandissima qualità, riconosciuta da tutti, dentro e fuori i confini nazionali, frutto dell’impegno imprenditoriale della nostra gente. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla ricerca, alla sperimentazione, alla presenza di strutture accademiche e di controllo sanitario di primissimo ordine e alla capacità di innovazione che il nostro sistema produttivo ha saputo realizzare nelle modalità di allevamento, nella qualità della nutrizione e nel controllo del prodotto, fino all’adozione di tecniche ampiamente rispettose del benessere animale». Il presidente Castelletti ha precisato come «Eurocarne sia cresciuta in dimensioni rispetto alla scorsa edizione. Quest’anno lo spazio espositivo è di ben 35 mila metri quadrati, una superficie in aumento del 15% ed espositori in crescita del 19% rispetto al 2003». Secondo Castelletti Eurocarne 2006 «è una manifestazione iper specializzata orientata all’export». Un risultato ottenuto grazie anche alla collaborazione con Ipack-Ima, il più importante organizzatore nazionale di eventi fieristici nell’ambito delle tecnologie alimentari, e al sostegno di Comaca, l’associazione dei produttori di macchine per la lavorazione delle carni aderente a Assofoodtec. «Un vero e proprio lavoro di squadra – come lo ha definito Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima – che ha permesso di ridisegnare la fiera portando a Verona tutta la filiera, dall’abbattimento alle tecnologie di imballaggio, fino alla sicurezza alimentare». Il risultato è quello di avere 400 espositori, molti dei quali stranieri provenienti da 18 Paesi. «Anche le aziende italiane produttrici che oggi espongono a Verona – ha detto Emilia Arosio, presidente di Eurocarne e di Comaca – hanno contribuito a disegnare la manifestazione perché hanno potuto dare suggerimenti sull’organizzazione, e ora che il settore è in ripresa Eurocarne diventa ancora più importante». In particolare la tecnologia italiana per la lavorazione delle carni è all’avanguardia nel mondo, con un fatturato che per affettatrici, tritacarne e affini è stato nel 2005 pari a 183 milioni di euro, dei quali 63 realizzati all’estero, mentre per macchine e impianti per la lavorazione delle carni è stato di 190 milioni di euro, 130 all’estero. Proprio per sostenere l’export, Eurocarne ha ritracciato, anche con il sostegno dell’Ice, il proprio raggio di interesse all’estero, con una forte promozione dell’evento nel bacino del Mediterraneo e nei Paesi dell’Est europeo. Ciò ha permesso di portare 35 delegazioni straniere da quest’area a Verona, oltre ad altri 30 delegati provenienti dal Sud America, grazie al supporto di Al Invest, il programma comunitario istituito per incoraggiare e rafforzare la cooperazione e il parternariato tra imprese e istituzioni europee e dell’America Latina. «Veronafiere – ha infatti voluto ribadire il presidente Galan – dà oggi un ulteriore esempio di come vanno fatte le cose e soprattutto di riuscire a farle. La leadership tecnologica dell’Italia anche nel settore della lavorazione delle carni dimostra ancora una volta che la capacità di innovare non ha concorrenza all’estero». Di sfide e opportunità internazionali si parlerà oggi nel corso dell’incontro-confronto «Eurocarne incontra la Cina». Il Paese asiatico è il primo per consumi di carne nel mondo e questo può offrire ampi spazi alle aziende estere intenzionate a investire in questo mercato. Altro appuntamento di rilievo nella quattro giorni di Eurocarne è quello con Federcarni, associazione che raggruppa 25 mila macellai, che ha indicato Eurocarne come il principale appuntamento associativo annuale e ha programmato a Verona sia la riunione del Direttivo che l’assemblea elettiva dell’associazione che avrà il compito di rinnovare le cariche sociali. Intanto verrà realizzata una piattaforma di cooperazione europea nell’ambito della filiera della carne per favorire una efficace collaborazione pubblico-privato tra le comunità di ricerca, le industrie e i legislatori in un contesto sovranazionale. Il Parco scientifico Star e Veneto Innovazione, l’agenzia regionale avranno un ruolo primario nell’applicazione del progetto dell’Unione euriopea che prevede uno stanziamento di 76 mila euro. Sandro Benedetti

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