Rassegna stampa

Il Presidente di Rimini Fiera al primo incontro internazionale delle fiere della ‘Nuova Europa’

RIMINI 18 SET Il Presidente di Rimini Fiera Spa, Lorenzo Cagnoni è intervenuto questa mattina a Trieste al primo incontro internazionale delle fiere della “nuova Europa”. Insieme a Cagnoni, anche il Direttore Generale della Spa riminese, Piero Venturelli. Al convegno, organizzato dalla Fiera di Trieste, prendono parte i presidenti e i delegati dei maggiori centri espositivi italiani e di 40 fiere dei Paesi dell’ Europa centro-orientale, dell’area baltica, caucasica e russa. Il convegno si propone di promuovere un nuovo sistema fieristico in grado di stimolare l ‘internazionalizzazione e la competitività delle aziende nel mercato globale. “Il nostro mercato di più immediato riferimento – ha detto Cagnoni – si amplia e si moltiplicano i canali commerciali. E’ recente l’allargamento dell’Unione ad ulteriori dieci Paesi. Altri ne arriveranno, fino a comporre un mercato economico di straordinarie potenzialità. La vera domanda che dobbiamo porci è dunque secondo quali percorsi le fiere possano diventare effettivo strumento di mercato in questo nuovo sistema europeo. In questi giorni ho ascoltato dai colleghi presenti le importanti presentazioni delle singole attività delle fiere: credo allora che possiamo considerare questo incontro come una sorta di “primo tempo” a cui dovrà far seguito “un secondo tempo” nel quale le fiere italiane presenteranno idee, progetti e obiettivi comuni, nuovi schemi per fare cordata nell’approcciare il mercato europeo allargato. E auspico che anche il nostro secondo incontro si tenga a Trieste, una grande città, protagonista dell’economia italiana e protagonista nel suo straordinario ruolo di “ponte” verso nuovi scenari economici. Non intendo con questo porre barriere al libero spirito di concorrenza che deve giustamente animarci, piuttosto mi riferisco alla necessità di rendere disponibile l’esperienza vissuta alla nuova Europa delle fiere che si è affacciata nell’Unione. Alla necessità di superare la storica inadeguatezza del sistema fieristico italiano, al contrario ad esempio di quello tedesco, nel cogliere nuove, condivisibili, opportunità. Se in passato, proprio ragionando in termini di Paese, la costituzione dell’Unione Europea ha introdotto la somma di sistemi radicati e forti, oggi dobbiamo evitare di creare una moltiplicazione delle medesime condizioni e dare invece vita ad iniziative di sistema. Non possiamo in alcun modo – ha concluso Cagnoni – rinunciare alla creazione e al consolidamento delle alleanze fra fiere e fra sistemi fieristici per esplorare, a vantaggio dell’impresa, i mercati di tutto il mondo. Pensare di intraprendere in solitario questo percorso, anche in presenza di realtà di grandi dimensioni, sarebbe utopistico”.

Newsletter