Rassegna stampa

Il polo fieristico rilancia Vercelli

VERCELLI – Forte del suo primato internazionale per la produzione di riso, Vercelli punta ora su infrastrutture che valorizzino il settore agricolo e facciano da volano per lo sviluppo di tutti i comparti produttivi del territorio provinciale.
In un contesto economico che ancora non fa sorridere (si veda la scheda a fianco), è questa la scommessa da cui nasce il Centro servizi espositivi, inaugurato nei giorni scorsi alle porte della città, a Caresanablot, in occasione della "Fiera in campo", la kermesse agricola che da 29 anni porta il "marchio" della sezione locale dei giovani agricoltori (Anga), guidata dal presidente Francesco Delsignore.
I numeri. Il comprensorio si snoda su una superficie di 60mila metri quadri di cui circa 15mila coperti; comprende tre differenti edifici, aree verdi e più di 600 parcheggi. La nuova struttura connsiste in un corpo centrale di 3.260 mq, che ospiterà un centro congressi con quasi 300 posti che sarà dedicato a convegni, riunioni, videoconferenze e workshop, oltre agli uffici amministrativi dell’Ente fiere e di segreteria.
Proseguendo nel percorso, si incontrano i due padiglioni (di cui il primo articolato su due piani) destinati all’area espositiva e dimostrativa vera e propria, per un totale di oltre 11mila mq, a cui si aggiunge la parte esterna, sempre a disposizione per mostre e fiere. Sarà inoltre allestita una "vetrina" permanente di prodotti tipici all’interno degli stand delle istituzioni locali.
La location. La posizione rappresenta uno dei fiori all’occhiello della realtà fieristica, un’opportunità offerta alla città per "uscire" dai confini della provincia. Il centro si contraddistingue per il suo alto grado di accessibilità, sia in termini di facilità di raggiungimento che di vicinanza alle principali arterie stradali del Nord Italia: grazie all’A4, si arriva a Caresanablot in meno di un’ora da Torino e da Milano.
Il protocollo. È stato il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese a portare avanti il progetto, ed è poi stato incaricato della sua attuazione, in base al protocollo di sviluppo interprovinciale, siglato nel novembre del 2001 con le Province e le Camere di commercio di Biella e Vercelli, le Comunità montane, il Parco Lame del Sesia e 42 Comuni biellesi e vercellesi, compreso Caresanablot.
Il finanziamento. Il comprensorio è costato 15 milioni e centomila euro, costi sostenuti per l’80% dalla Regione (grazie ai fondi europei stanziati attraverso il Docup-Obiettivo 2 per il periodo 2000-06) e per il restante 20% da enti pubblici e privati, che hanno costituito l’Ente Servizi ed Aree espositive di Caresanablot, società a prevalente capitale pubblico. «Ci ha accomunato la volontà di credere in un’iniziativa che desse visibilità al territorio provinciale» afferma il vicepresidente dell’Ente Fiere Eduard Kotlar, a nome della cooperativa Punto Service ma anche degli altri privati. «Bisognerà – aggiunge – però impegnarsi affinché il Centro diventi un valore aggiunto per tutti gli eventi legati alle terre del Vercellese, così come di Biellese, Casalese e Novarese».
In linea Giovanni Carlo Verri, presidente della Camera di commercio vercellese e fiero sostenitore della politica "concertativa" come unica via per la crescita economica locale. Il decollo del Centro, sottolinea penderà dalla capacità di inserirlo in un circuito di manifestazioni legate al marketing territoriale (come la "Fiera in campo") e anche specializzate in determinati settori, senza trascurare sinergie con poli fieristici dalle stesse caratteristiche».
Nella partecipazione societaria figurano, fin dall’atto costitutivo, Provincia di Vercelli, Camera di commercio, Comune di Caresanablot, mentre, fino ad oggi, non era presente il Comune di Vercelli. Il sindaco Andrea Corsaro ha riferito che il Consiglio comunale ha già approvato la delibera con cui 100mila euro dell’avanzo di amministrazione saranno utilizzati per la quota di ingresso nel Centro espositivo.
La gestione. Per l’individuazione del soggetto che dovrà occuparsi della gestione del Centro si dovrà attendere ancora un po’ di tempo. «Il nominativo si conoscerà solo prima dell’estate – spiega Carmelo Iacopino, amministratore delegato dell’Ente fiere e direttore del Consorzio della Baraggia – e stiamo infatti preparando il bando per la gara d’appalto indetta a livello europeo che indicherà i canali principali d’azione nell’ambito dei quali il neo gestore avrà poi ampi margini operativi».
CHIARA CONTI


L’economia locale Il Vercellese in cifre


Andamento economico. Il trend negativo della produzione industriale degli ultimi anni sul piano regionale si è riflesso, a livello locale, con segnali di debole ripresa solo nell’ultimo trimestre del 2005. Per Vercelli l’aumento è stato pari all’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2004. Il comparto più colpito dalla crisi è il tessile-abbigliamento, che ha risentito della concorrenza dei prodotti dei Paesi emergenti, soprattutto della Cina, tanto da arrivare a un crollo nel terzo trimestre del 2005 (-18,5%). La situazione dell’industria metalmeccanica, altro settore trainante, è stazionaria, con recuperi e perdite nel succedersi dei trimestri (-2,4% nel primo, +1,7% nel secondo, -1,1% nel terzo e -0,9% nel quarto trimestre del 2005).
Reddito prodotto. In base agli ultimi dati dell’Istituto Tagliacarne, il reddito totale prodotto dalla provincia ammonterebbe a 4.177.700.000 euro, mentre quello per abitante sarebbe di 22.707 euro. Vercelli si piazza al 37° posto su 103 province, guadagnando più di dieci posizioni rispetto al 2003, recuperando terreno tra le 24 province del Nord-Ovest, al 17° posto.
Il mondo imprenditoriale. Conforta la crescita del tessuto imprenditoriale: le imprese iscritte nel Registro tenuto dalla Cciaa sono passate da 17.466 nel 2004 a 17.705 l’anno dopo. Operano in agricoltura (2.986), edilizia e costruzioni (3.020), attività immobiliari (1.447) e commercio (4.495).

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