Rassegna stampa

Il polo della biancheria regge alla concorrenza

Regge al vento impetuoso della crisi il polo pistoiese della biancheria per la casa e per la persona (212 aziende per un giro d’affari di circa 100 milioni di euro), che ora punta sulla fiera Immagine Italia & Co., in programma da venerdì 6 a lunedì 9 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze, per spingere le vendite sui mercati internazionali e contrastare la (sempre) agguerrita concorrenza asiatica.
Nel 2008 l’export di tovaglie e lenzuoli (escluso la biancheria intima, che viene rilevata dall’Istat assieme all’abbigliamento) prodotti in uno degli storici bacini italiani ha tenuto, replicando il risultato dell’anno precedente (20,2 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre), e ponendosi in controtendenza all’andamento toscano, che nello stesso periodo ha segnato -10% nelle esportazioni.
Il segnale di tenuta del comparto biancheria per la casa e lingerie, secondo la Camera di commercio di commercio di Pistoia, è confermato anche dalle aziende attive che, seppure in contrazione negli ultimi due anni (-6% a Pistoia dal 2006 al 2008, -8,7% a livello toscano), sembrano aver imboccato la strada dell’irrobustimento: calano infatti le imprese individuali e le società di persone, ma aumentano le società di capitali, che rappresentano ormai il 38% comparto (contro la media del 20% del totale imprese) e occupano il 58% della forza lavoro. «Quel che sta avvenendo è una selezione naturale delle imprese meno strutturate», spiegano all’ufficio studi della Camera di commercio di Pistoia.
Proprio le piccole dimensioni aziendali, del resto, hanno finora rappresentato un ostacolo alla penetrazione sui mercati esteri, che ora il comparto intende sviluppare insieme con l’immagine e col posizionamento di mercato. Per questo molte speranze sono riposte nei buyer internazionali attesi alla fiera Immagine Italia & Co. organizzata dalla Camera di commercio di Pistoia che, dopo il successo della prima edizione 2008, quest’anno aumenta gli espositori (saliti da 207 a 263, di cui 49 pistoiesi), i marchi (da 300 a 400) e gli spazi (passati da 20mila a 30mila metri quadrati) all’interno della Fortezza da Basso. «Dai mercati stranieri abbiamo buoni segnali – spiega Giampiero Tommasi, consulente organizzativo di Immagine Italia – tanto che ci aspettiamo un aumento dei compratori, nonostante la crisi economica mondiale. Le aziende stanno credendo in questo progetto, e lo dimostrano i nuovi ingressi di questa edizione». La fiera, che ha segnato la rinascita di una vetrina nazionale di qualità per il settore biancheria-intimo-tessile per la casa, dopo la progressiva scomparsa di quasi tutte le rassegne di settore, si candida dunque a diventare la vetrina della produzione italiana e l’appuntamento di riferimento per i buyer. «Il piano promozionale di Immagine Italia ci ha permesso di dare alla mostra un respiro internazionale – spiega Rinaldo Incerpi, presidente della Camera di commercio di Pistoia – e di farla conoscere a Mosca, Tokio, Dubai e in Kuwait. Il nostro impegno ora sarà quello di tutelare produzioni frutto di arte, artigianalità e made in Italy».

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