
Il polo comasco vuole allargare la sua attività coinvolgendo case automobilistiche e grande distribuzione…
Allarme rientrato: le fiere tessili rimangono a Villa Erba anche per l’edizione primaverile 2005. Non è ancora chiaro se sia del tutto decaduta l’ipotesi di Paolo Zegna di unificare le principali rassegne del settore a Milano, nei paglioni di Fiera Portello. Quel che è certo è che il polo espositivo lariano guadagna tempo prezioso per correre ai ripari e dare impulso a nuovi business, nel caso Ideabiella, Shirt Avenue e Ideacomo avessero semplicemente posticipato la partenza a ottobre 2005. «Il nostro auspicio è di riuscire a scongiurare questo rischio per sempre – ha dichiarato ieri il presidente della società, Marco Ambrosini -. Il lungo negoziato con i vertici delle due manifestazioni ha sortito l’esito sperato: la permanenza della prossima edizione. Una decisione alla quale si è allineata anche Ideacomo. Si tratta di un grande risultato che conferma l’alto gradimento da sempre dimostrato da parte degli organizzatori per la sede lariana in termini di qualità dell’ambiente e servizi offerti». Ridimensionati i timori per l’esercizio amministrativo 2005 (la perdita del segmento fieristico avrebbe comportato un deficit di fatturato pari al 25%), il board di Villa Erba ha colto l’occasione per respingere al mittente ogni accusa di inefficienza e immobilismo. «I saloni stavano per traslocare a Milano non perché ci fosse del malcontento nei nostri confronti, ma per ragioni di mercato – ha ribadito Ambrosini -. In particolare Ideabiella e Shirt Avenue hanno la forte necessità di unirsi per creare un unico polo del lusso maschile. Non so quante volte ci hanno sollecitato a crescere con loro. Di progetti ne sono stati elaborati parecchi, non è colpa nostra se nessuno è andato in porto. Adesso abbiamo un’altra chance per realizzare quel che serve: 2mila metri quadri in più…». Il nodo dell’ampliamento rimane quindi una priorità per il management della società. «L’adeguamento della superficie espositiva è una necessità ineludibile – ha ribadito l’amministratore delegato Sergio Pozzi – Oltre a fornire un motivo in più alle fiere per restare, può permetterci di cogliere nuove opportunità, in settori diversi dal tessile. Stiamo lavorando per accreditarci presso le grandi case automobilistiche, il sistema creditizio e la grande distribuzione». Ma il rilancio del polo lariano punta anche ai grandi eventi: «Ci stiamo muovendo in più direzioni – ha precisato Antonello Passera -. Non è certo un caso se in questi giorni ospitiamo l’anteprima del Mifed, la più importante vetrina mondiale del cinema e della fiction. Inoltre stiamo trattando con lo studio Ambrosetti per far restare il summit sul territorio. L’idea è di sdoppiare l’appuntamento: a Villa d’Este i servizi alberghieri e a Villa Erba gli incontri. L’unico ostacolo, peraltro superabile, è garantire la sicurezza su due presidi». Dopo aver ottenuto la piena legittimità da parte dei soci, l’esecutivo contrattacca. «Bisogna che il territorio prenda coscienza che Villa Erba è la fiera di Como, un’azienda che fa marketing territoriale per l’intero sistema economico – ha concluso Edoardo Colombo -. Per farla crescere c’è bisogno di massima fiducia, grande coesione e lobby sul mondo imprenditoriale e istituzionale».