Rassegna stampa

Il passaggio del controllo di PadovaFiere…

Il passaggio del controllo di PadovaFiere…
Il passaggio del controllo di PadovaFiere Spa dagli enti pubblici padovani alla francese GlEvents è diventato ufficiale ieri pomeriggio. Le firme di rito sono state apposte dal sindaco, Flavio Zanonato, dal presidente della Provincia, Vittorio Casarin e dal presidente della Camera di Commercio, Gianfranco Chiesa sul contratto di cessione delle quote, alla presenza del presidente della Fiera Ferruccio Macola e del direttore generale Andrea Olivi. Dal lato suo Olivier Ginon, presidente del colosso fieristico francese, ha staccato un assegno di 16 milioni di euro che andranno in conto capitale di PadovaFiere Spa, a cui si aggiungono i cinque milioni di euro che la società d’oltralpe mette a disposizione dell’azienda per gli investimenti in grandi venti ed acquisizione di pacchetti fieristici da portare nei padiglioni di via Tommaseo. «Veniamo qui con lo stesso spirito di quello che avremmo se fossimo italiani: per portare sviluppo alle aziende locali e far crescere PadovaFiere – ha spiegato Olivier Ginon – lavoreremo sin da subito sul piano industriale per accrescere i servizi che lo staff padovano della fiera saprà proporre ai propri clienti».L’operazione padovana non è insomma una mera acquisizione di un avamposto da cui dilagare nel mercato italiano per GlEvents, ma piuttosto una opportunità anche e soprattutto per l’economia veneta, a sentire Ginon. Tesi sposata in pieno anche dagli ex soci di maggioranza della Fiera di Padova. Zanonato, Chiesa e Casarin ieri sono apparsi tranquilli e soddisfatti: nelle casse di PadovaFiere sono arrivati soldi freschi e la garanzia di poter guadagnare quote crescenti di business per il futuro. Gianfranco Chiesa guarda oltre Padova e lancia l’idea di «creare un coordinamento tra le fiere del Nordest in maniera da non avere più doppioni e sostituire i campanilismi con le sinergie». PadovaFiere con l’accento francese, a sentire le dichiarazioni di ieri è destinata a diventare leader regionale nel settore e a trainare l’economia veneta portandone in giro i prodotti in Europa, da Barcellona fino a Budapest, lungo il corridoio di esposizioni, congressi e grandi manifestazioni tracciato da anni da GlEvents.Tutti d’accordo, felici e contenti? Pare proprio di sì, anche se da palazzo Santo Stefano il consigliere provinciale Carla Marazzato dell’Udc, che a marzo sparigliò per un attimo il clima di concordia non votando favorevolmente in nome della Provincia una fase del processo di privatizzazione, tiene a precisare che «opponendomi allo scioglimento di Padova Fiere e alla spartizione tra i soci pubblici degli immobili, ho evitato di “gettare al vento” 7,4 milioni di euro di iva. Comune e Camera di commercio infatti, pur avendo votato a favore dello scioglimento all’assemblea del 24 marzo, hanno poi fatto dietro-front adeguandosi alla proposta della Provincia, con il risultato che Padova Fiere Spa, nel frattempo ridenominata “Padova Fiere Immobiliare SpA”, è rimasta in vita e potrà beneficiare in futuro di risparmi fiscali che altrimenti avrebbe trasferito ai francesi e che le permetteranno di non pagare imposte sugli affitti per alcuni anni». Un motivo in più per essere d’accordo con il presidente Casarin che ha guidato Zanonato e Chiesa al buffet post firma ribadendo il motto liberatorio «fèmo un brindisi, xe finia».Alberto Gottardo

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