
I robot della Bimu accorpano tre fiere
MILANO
Passo avanti nella razionalizzazione delle fiere di settore. In tempi di crisi, sembra raccogliere consensi il pressing dell’Ucimu sulle rassegne locali (si veda anche Il Sole 24 Ore del 10 ottobre).
Per iniziativa dei costruttori di macchine utensili si marcia dunque verso l’accorpamento di vari avvenimenti espositivi, attualmente dispersi, in un evento di grande portata e dimensione in grado di spalmare i costi su un maggior numero di visitatori.
In scarsella c’è già la firma di tre accordi, anche se con caratteristiche peculiari differenti. In particolare Aida, Anasta e Ucif hanno siglato intese con la Bimu, la manifestazione di riferimento per il settore promossa appunto dall’Ucimu. La rassegna, in programma dal 5 al 9 ottobre 2010 presso Fieramilano di Rho-Pero, è la mostra dedicata all’industria della macchina utensile, robot, automazione, tecnologie ausiliarie.
«In virtù di questi accordi – spiega il direttore della Bimu, Alfredo Mariotti – macchine per assemblaggio e automazione (la cui associazione di riferimento è Aida), i sistemi per la saldatura (rappresentati da Anasta) e i macchinari per la finitura (aggregati in Ucifi) avranno aree tematiche definite. Con le tre intese rafforziamo il marchio potendo contare su un coinvolgimento attivo delle tre associazioni di comparto che indirizzeranno le imprese associate a partecipare alla manifestazione».
In questa «difficile congiuntura economica ci siamo interrogati su quale potesse essere la fisionomia di una fiera sulla finitura in grado di rappresentare un settore che ha la possibilità e la necessità di ripensare se stesso» commenta Claudio Minelli, il presidente dell’Ucif. In questo senso «riteniamo che Bimu possa essere la miglior sintesi per lo sviluppo e la promozione del settore della finitura in Italia».
Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Vacchini, direttore dell’Aida, l’associazione italiana dell’assemblaggio: «La Bimu è l’evento espositivo più adeguato a presentare al pubblico internazionale l’offerta espressa dall’industria dell’automazione industriale rappresentata dall’Aida. Per questo la nostra partnership con Bimu è solida e confermata per ogni edizione della mostra, consapevoli del fatto che offriamo alle aziende associate l’opportunità di raggiungere un pubblico vasto ed eterogeneo sia in termini di provenienza geografica sia di settore utilizzatore». Per Vacchini, in seguito all’intesa le «imprese che partecipano si assicurano visibilità continua, derivante dall’alternanza di Bimu con la fiera specifica di comparto che si svolge negli anni dispari e si rivolge a un pubblico locale».
Sembra quindi di capire che la necessità di coordinamento degli eventi fieristici internazionali suggerita dall’Ucimu alle autorità di governo incontri il consenso di numerose realtà che rappresentano il mondo dell’industria. L’idea di concentrare l’offerta di eventi fieristici sotto un marchio accreditato è insomma stata accolta favorevolmente.
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