
Gli specialisti dello sviluppo
Il gruppo immobiliare Risanamento è il capofila della cordata Risanamento costituita inoltre dalla Ipi, da Fiat Engineering, da Astaldi, Chelsfield e dalla Norman Foster-Langdale Consulting. Numerosi i consulenti: finanziario la banca tedesca West Lb, per l’ambientali e lo sviluppo sostenibile Battle Mc Carthy e Sinesis, per le strutture Bms di Aldo Bottini e Sembenelli, per gli impianti meccanici ed elettrici Manesis e Technion, per il traffico Systematica e Trm, per il verde Olin ed Ermanno Casasco e per la mobilità Space Syntax. Per quanto riguarda i diversi ruoli ricoperti dai componenti del gruppo, Risanamento è lo sviluppatore del progetto, la Ipi si occupa del l’aspetto gestionale e la Chelsfield cura gli aspetti internazionali, mentre Engineering e Astaldi dovrebbero costruire le strutture previste nel progetto. La Langdale Consulting, società di Foster, si sta concentrando sull’aspetto architettonico del progetto, insieme all’apporto creativo e professionale di altri due grandi nomi dell’architettura internazionale: Frank O. Gehry e Rafael Moneo. A questo proposito va detto che è la prima volta che i tre lavorano insieme e quindi c’è attesa per la realizzazione che ne uscirà. Certamente le risorse a livello proggettuale sono notevoli visto che i tre big possono contare su numerosi riconoscimenti, ottenuti a livello internazionale. Infine, tra gli architetti figurano Cino Zucchi e per gli aspetti di pianificazione urbanistica, Richard Burdett del dipartimento Cities Programme della Lse (London School of Economics) e la società Urbamm, quest’ultima formata da tre architetti italiani. Si tratta di Marco Cerri, Francesco Moglia, Saverio Valsasnini, esperti in servizi globali di consulenza e progettazione.
I componenti del gruppo ritengono che con questo progetto Milano abbia «la possibilità di pensare “in grande” e lasciare una pietra miliare nel XXI secolo, realizzando un piano di sviluppo polifunzionale di eccellenza riunendo l’area al tessuto urbano da cui era stata enucleata, creando un parco vero per dimensioni e contenuti, un polmone verde in una città congestionata». Milano ha una storia millenaria, ogni epoca ha lasciato il suo segno dall’ultimo Dopoguerra, ma ad eccezione delle due emblematiche torri, il grattacielo Pirelli e la torre Velasca, sono mancati il tempo e le condizioni perché si sviluppasse un progetto veramente grandioso.
Ora la Fiera con la sua decisione di muoversi verso il perimetro della città, offre quest’occasione.
La proposta e la progettazione di Risanamento si basano su un’attenta analisi facendo uso di moderne tecniche interdisciplinari, per offrire a Milano la miglior risposta in termini qualitativi, per affrontare tutti gli elementi progettuali (includendo quelli specialistici), realizzativi, gestionali e finanziari dando risposte concrete e avere ben presente ciò di cui Milano ha bisogno e delle aspettative della cittadinanza.
Si tratta di una cordata costituita da realtà sia italiane sia internazionali caratterizzate da una comprovata capacità nel campo dello sviluppo immobiliare, da una consolidata organizzazione finanziaria, una significativa rappresentanza internazionale, una strutturata esperienza nella gestione e realizzazione di grandi opere.
Venendo alle competenze delle singole società, Risanamento, nata dalla fusione di Bonaparte e Risanamento Napoli e di proprietà del gruppo Zunino, opera dagli inizi degli anni 80 nel settore immobiliare italiano ed estero. La società, con un patrimonio immobiliare di 1,4 miliardi di euro, è attiva in tre settori: promozione e sviluppo immobiliare, property e facility management, trading immobiliare. Attualmente è impegnata , tra l’altro, in due interventi di riqualificazione urbanistica: Montecity-Rogoredo e Porta Vittoria a Milano. All’architetto Norman Foster è affidato anche il primo di questi progetti che rappresenta uno dei più vasti piani di valorizzazione di un’area ex industriale. La zona dove sorgevano gli ex stabilimenti della Montedison e della Redaelli, è oggetto di un intervento che prevede la creazione di una città autonoma, ma allo stesso tempo integrata nel contesto urbano. Mentre il secondo progetto prevede la realizzazione nell’area dismessa di Porta Vittoria di un complesso multifunzionale. Astaldi, impresa che vanta oltre 80 anni di esperienza, è la seconda società italiana di costruzioni per dimensione. La sua attività comprende tutti i campi dell’ingegneria civile, idraulica, dei trasporti, elettromeccanica, dell’ambiente e del territorio e delle infrastrutture. Il gruppo ha costruito strade, autostrade, ferrovie, metropolitane, porti, aeroporti, ponti, viadotti, tunnel e ha realizzato lavori idraulici, idroelettrici e complessi di edilizia civile e industriale. Il punto di forza rimane comunque il settore dei trasporti.
Di investimenti e di sviluppo delle aree urbane si occupa invece la Chelsfield, nata a Londra nel 1986. In particolare sta seguendo la trasformazione urbana di Merry Hill, White City e Paddington Basin. Generalmente la società acquista edifici centrali, non solo come puro investimento ma anche con il proposito di ristrutturarli.
Maire Engineering (originariamente Fiat Engineering), società di ingegneria nata nel 1973, ceduta all’inizio di febbraio per il 70% dal gruppo Fiat alla Maire, holding romana della famiglia Di Amato, è attiva in diversi progetti, in Italia e all’estero e ha ruoli di realizzatore, fornitore di servizi e general contractor. Il gruppo strutturato in varie società controllate ha focalizzato la sua attività nel settore dell’ingegneria e delle costruzioni civili e impiantistiche.
Ipi, controllata da Risanamento dal 2003 quando è stata acquisita dalla Fiat, lavora nel campo della promozione e trasformazione urbanistica e svolge attività di general e project management. Da sottolineare, la partecipazione di Norman Foster non solo in qualità di progettista, ma anche di investitore tramite la propria società Langdale Consulting.