
Gli espositori tornano in Fiera
L’Italia delle fiere non va mai in vacanza. Tanto basta per fare del sistema fieristico un monitor assai attento allo stato di salute dell’economia del paese. Ed è proprio alle fiere, che pure la crisi l’hanno accusata come tutti – basti dire dei conti semestrali chiusi con il segno rosso per buona parte degli enti – che il sistema produttivo e dei servizi guarda con la dovuta attenzione. E chiede di sapere se, davvero, «il peggio è alle spalle», e non sia semplicemente uno slogan buono per le cattive stagioni.
Abbiamo girato la domanda ai responsabili di alcuni dei principali poli fieristici. A cominciare da Fiera Milano, numero uno in Italia e tra i maggiori network in Europa, che con il Macef autunnale che si inaugura questa mattina (sono attesi 1.600 espositori, con una sostanziale tenuta rispetto al 2008, ma con una crescita dell’8% degli stranieri) segna il via alla nuova stagione espositiva. Le loro risposte, per quanto comprensibilmente caute, rivelano spiragli che lasciano ben sperare per il prossimo futuro. Portabandiera di questo sentimento è Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano.
«Certo, le difficoltà persistono – dichiara al Sole 24 Ore Pazzali – ma abbiamo la netta sensazione che il cambio di registro è già in atto e non si ferma al Macef che è solitamente una fiera che attira sempre molta attenzione. Aggiungo che in tanti chiedono spazi più contenuti, ma le richieste sono più numerose rispetto al passato. Questo ci permetterà di bilanciare il 2009 con gli stessi metri quadrati di un anno prima, mentre già nel 2010 torneremo a crescere». Prospettive di crescita che hanno ragione d’essere tanto nelle iniziative fieristiche in calendario, quanto nelle scelte industriali che Fiera Milano ha adottato all’indomani della semestrale.
Pazzali si riferisce alla fusione per incorporazione decisa a fine luglio delle controllate Fmi, ExpoCts e Fiera Milano Tech in un’unica società, e alla riorganizzazione di tutta la filiera editoriale. Due scelte volte a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza della gestione. A queste si aggiungano il varo di un nuovo piano promozionale, l’accordo con Intesa Sanpaolo sui finanziamenti agevolati alle imprese (si veda articolo accanto), nonché la decisione di aprire agli eventi congressuali.
La proiezione tracciata da Pazzali ha l’avallo di Giandomenico Auricchio, presidente di Federalimentare e del Cfi, l’organismo che raggruppa le aziende espositrici. In questa veste, l’imprenditore osserva che il meno 7% degli spazi venduti dal sistema nella prima parte dell’anno è esattamente la metà del calo temuto a inizio d’anno. Di qui la consapevolezza che il 2010 potrebbe essere l’anno della svolta. A patto, avverte Auricchio, che decolli la cabina di regia che l’industria ha indicato da tempo quale strumento condiviso per affrontare i momenti di crisi.
Praticamente un invito a nozze per Franco Boni, il presidente di Fiere di Parma che, tra l’altro, in comproprietà con Federalimentare gestisce il Cibus, il Salone dell’alimentazione. Settore che sta molto a cuore anche a Milano, promotrice di TuttoFood. Per Boni il momentaneo raffreddamento della domanda fieristica sembra arrivato a un punto di svolta. E questo, grazie a «un rinnovato interesse delle imprese a manifestazioni consolidate come il Mercante in Fiera, che apre i battenti a metà settembre, o allo stesso Cibus in calendario a maggio 2010». Ma il discorso può essere allargato anche alle nuove iniziative. Una per tutte «è la buona accoglienza riservata alla presentazione di Spc/Ipc Drives», l’evento dedicato all’automazione nel 2010 in collaborazione con la Fiera di Francoforte.
Da Parma a BolognaFiere il buon umore non ha steccati. Con il presidente della Spa, Fabio Roversi Monaco, che, al termine del Cda tenuto in un capoluogo che prova a ripartire dopo la pausa estiva, ha annunciato una serie di nuovi appuntamenti. In particolare nei settori della comunicazione pubblica, dell’area acquatica e wellness, della musica: iniziative che riprendono tempi e tematiche legate a specializzazioni del territorio e che vanno ad affiancarsi a eventi già molto consolidati. Uno per tutti lo Smau business roadshow.
Il neopresidente di Verona Fiere, Ettore Riello, preferisce invece mettere l’accento sulle iniziative che l’ente scaligero promuove in giro per il mondo, affidandosi esclusivamente alle proprie forze. «Se c’è un fattore che ci distingue da altri e inorgoglisce molto – spiega Riello – questo è il nostro modo di intendere e gestire in proprio le fiere che proponiamo: ormai abbiamo superato il 70% delle manifestazioni, contro il 30-40% di altri poli fieristici. Questo ci permette di avere un rapporto preferenziale con la clientela e un dialogo concreto con espositori e visitatori». Un approccio che evidentemente aiuta a tenere i conti in nero anche in tempo di crisi, come dimostra la recente semestrale.
Ma per il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, l’avere chiuso il primo semestre 2009 con un calo dei ricavi del 5/6% non costituisce un grave problema. «Una buona gestione – spiega Cagnoni – può anche fronteggiare due annate negative, senza che questo pregiudichi il futuro dell’azienda. Quel che conta è la capacità di reazione del soggetto a uno stato di crisi sistemico. Crisi che a Rimini siamo riusciti a fronteggiare senza gravi conseguenze. Il che ci ha spinto a programmare per il 2010 un ampliamento dell’offerta esteso ad altri settori».
Per sapere quali siano questi settori il presidente di Rimini Fiera invita a pazientare. Certamente non saranno frutti di accordi internazionali, visto che proprio di recente si è chiusa con un nulla di fatto la corte fatta alla Fiera di Belgrado. A compensare quella mancata operazione è arrivato proprio in questi giorni l’accordo con l’Associazione degli albergatori romagnoli, i quali si sono impegnati a versare alla società dei Congressi, controllata da Rimini Fiera, il 10 per cento degli introiti della clientela che, accettando il pacchetto fiera, pernotterà negli hotel della riviera.
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GLI INCENTIVI
Bari
Accordo tra Fiera del Levante e Banca Popolare di Bari per erogare fino a 15mila euro a tasso agevolato a chi parteciperà alla Campionaria che si apre il 12 settembre
Bologna
Finanziamenti agevolati con una linea di credito con Unicredit e pacchetti all inclusive di viaggio, vitto, alloggio e parcheggio alle imprese espositrici con sconti fino al 25 per cento
Brescia
L’ente fieristico Brixia Expo sta lavorando su progetti di supporto multimediale e attività collaterali su temi specifici per allargare e consolidare il rapporto con la clientela
Milano
L’accordo tra Fiera Milano e Intesasanpaolo permette di concedere finanziamenti alle imprese che partecipano agli eventi fieristici milanesi
Parma
Le tariffe dell’ente fieristico di Parma sono ferme dal 2004. La partecipazione al Cibus varia fra 153 e 190 euro al mq, a seconda dell’esposizione
Rimini
Accordo tra la Spa riminese e albergatori locali per proporre incentivi alla clientela del Centro Congresso. Il 10% del pacchetto verrà poi girato agli organizzatori dell’evento
Verona
L’ente scaligero, organizza direttamente eventi fieristici anche all’estero. In questa veste predispone una serie di servizi (aree web, promozione, incontri b2b, formazione professionale) abbinati anche a pacchetti viaggio offerti alla clientela a tariffe scontate