
Gioco di squadra per Vinitaly
Cento aziende vitivinicole riunite sotto il marchio del “made in Campania” sfidano i concorrenti italiani ed esteri sul più qualificato palcoscenico dell’anno per l’industria vitivinicola: il Vinitaly, alla Fiera di Verona. L’organizzazione di uno stand regionale non è di per sé una novità. Lo sono invece l’importanza della realizzazione per questa 38ma edizione ed il fatto che sono cento le sigle presenti – mai tante negli anni precedenti -, per la prima volta selezionate con bando pubblico attraverso le Camere di commercio delle cinque province campane in base a criteri di qualità e disponibilità del prodotto. Trovano spazio e visibilità in un grande stand, che si estende su più di 2000 mq: l’intera campagna di allestimento, comunicazione e gestione dei servizi, è costata 640mila euro. Costo a carico di ciascuna azienda espositrice, un ticket di partecipazione fissato in 1.000 euro. Ecco, più in particolare, come è organizzata la Campania del vino che da ieri e fino al 5 aprile è al 38^ Vinitaly. L’iniziativa, a testimonianza della stretta interconnessione fra promozione industriale, gastronomica e turistica, è promossa congiuntamente dagli assessorati regionali all’Agricoltura, alle Attività produttive e al Turismo. Braccio operativo è l’Ersac, l’ente regionale per lo sviluppo agricolo.
La realizzazione dello stand, all’interno del Padiglione C della Fiera di Verona, è stata affidata alla Cosmofilm spa di Elio De Rosa, che si è aggiudicata la gara d’appalto. La Cosmofilm ha dato vita a un’opera che abbina l’impatto visivo alla funzionalità: l’agorà centrale, con area attrezzata destinata alle contrattazioni, è contornata da cento stand, ciascuno dotato di servizi propri di deposito e di refrigerazione. A disposizione degli operatori ci sono servizi di interpretariato presso gli stands, segreteria organizzativa, macchine lavabicchieri con servizio di sostituzione, ampi spazi per le degustazioni, per l’accoglienza, per seminari e manifestazioni durante la fiera, senza condizionare l’autonomia per le trattative commerciali.
La scenografia dello stand della Regione Campania è un’evidente abbinamento fra marketing di prodotto e marketing territoriale: l’esposizione punta su un impatto scenografico di rilievo, con continui richiami al territorio ed alle peculiarità artistiche e paesaggistiche della regione, riprodotti su circa 800 mq di tessuti stampati e materiali fotografici. Si va dai torrioni del Maschio Angioino che fanno da ingresso allo stand, alle ripetute citazioni: riproduzioni del soffitto della Sala dei Baroni, delle pavimentazioni in maioliche di Vietri, degli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei, mentre in ciascuno degli stand riservati ai produttori ci sono gigantografie dei relativi territori di provenienza.
L’impegno istituzionale al Vinitaly va a sostenere un settore, quello della vitivinicoltura della Campania, che riunisce, ad oggi, 70 tipologie, assortite fra vino Doc, Docg e Igt, prodotte da 3.100 aziende e 5 cantine sociali che occupano complessivamente circa 15mila addetti. La produzione lorda vendibile lo scorso anno ha superato gli 86 milioni di euro, pari a circa 2 milioni di ettolitri di vino, bianchi per il 60%. Le esportazioni ammontano a circa 10 milioni di euro, in parte preponderante (31%) destinate al mercato statunitense e con un 24% complessivo destinato, nell’ordine alla Germania, al Regno Unito ed alla Francia. Quote in crescita sono destinate al Sud Est Asiatico ed al Nord Europa.
I numeri
Le aziende campane al Vinitaly e le cifre del settore
Aziende campane partecipanti: totale 100; 23 da Napoli; 32 da Avellino; 16 da Benevento; 15 da Caserta; 10 da Salerno; più 4 aziende produttrici di liquore di limone.
I numeri del settore in Campania: produzione annua 2.000.000 ettolitri (media) di cui il 60% di bianchi e il 40% di rossi e rosati.
Media ettari per azienda: 0,4
Addetti a tempo pieno del settore: 15.000
Aziende imbottigliatrici: 3.100
Cantine sociali: 5