Rassegna stampa

Friuli-Venezia Giulia alle prese con il rebus delle alleanze

La Regione autonoma stringerà i cordoni della borsa finchè il sistema fiere non darà vita ad un’unica struttura. L’assessore alle Attività produttive del Friuli-Venezia Giulia, Luca Ciriani, lo ha messo nero su bianco nella finanziaria 2010. «Gli incentivi – recita l’articolo 1 bis – sono concessi agli enti fieristici qualora gli stessi dimostrino di aver avviato entro il 30 giugno 2010 un percorso di riorganizzazione e ristrutturazione societaria volto alla fusione degli enti citati in un unico soggetto giuridico». La linea dura della Giunta Tondo – che quest’anno stanzierà 500mila euro – difficilmente otterrà gli effetti desiderati. Le tre strutture regionali – Pordenone Fiere, UdineGorizia Fiere e Fiera Trieste – incalzate da anni sul tema della fusione – non sono riuscite ad accordarsi neppure su sinergie ed economie di scale. Nodi da sciogliere le differenze di peso specifico (leggi fatturati e patrimoni immobiliari), di leadership (Pordenone conta meno spazi ma più ricavi rispetto a UdineGorizia) e di strategie (la Spa della Destra Tagliamento guarda al Veneto almeno quanto ad est).
La difficile congiuntura economica potrebbe, però, portare a un percorso condiviso almeno sul tema delle razionalizzazioni, anche se i cartelloni fieristici appena presentati («l’occasione giusta – secondo il presidente triestino Fulvio Bronzi – per iniziare a muoversi in una prospettiva di complementarietà»), restano ricchi di doppioni.
I bilanci 2009 delle strutture – ancora in attesa di ratifica dai tre Cda – potrebbero pesare nelle valutazioni degli azionisti, fra cui non compare la Regione. Se nel 2008 Pordenone aveva segnato ricavi per 8 milioni con un utile di 446mila euro e UdineGorizia ricavi per 6,8 e un nero di 140mila euro, per l’anno appena concluso l’a.d. di Pordenone Fiere, Alessandro Zanetti, in carica dallo scorso novembre, parla di «perdita significativa», il presidente di UdineGorizia, Sergio Zanirato, di «numeri in sostanziale equilibrio». Rosso certo anche per Trieste, la più piccola delle tre strutture fieristiche, che ha chiuso il 2008 con 2 milioni di ricavi e 800mila euro di perdita. «Di collaborazioni e integrazioni si è parlato più volte – puntualizza Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere e di UnionFiere Fvg – ma poi ognuno è andato per la propria strada anche alla luce di specificità, esigenze e mercati di riferimento diversi. Ora riprenderemo senz’altro il discorso, sperando abbia esiti diversi». Su una regìa regionale punta anche Zanirato: «soprattutto in un momento difficile come questo – spiega – possiamo condividere percorsi di razionalizzazione, ma per spingersi oltre non si può prescindere dall’indirizzo dei soci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter