Rassegna stampa

Frieze resiste alla crisi

La grande crisi non ha tenuto lontano dal Frieze di Londra i grandi collezionisti da Gwyneth Paltrow a Charles Saatchi, da George Michael a Dasha Zhukova. Le vendite in apertura sono state buone, un collezionista americano ha comprato da Lisson Gallery una scultura in acciaio di Anish Kapoor per 875mila£, la galleria Hauser & Wirth di Londra aveva il tutto esaurito già prima del pranzo di mercoledì. Insomma le grandi griffe del contemporaneo hanno ben tenuto alla crisi nei primi giorni. La Tate Gallery ha speso 125mila sterline, raccolti dalla charity Outset, per acquistare sei lavori il giorno d’apertura: l’olio «Jersey» (2008) dell’artista di origini giamaicane Hurvin Anderson, «Projection» (2008), un video dell’americano Andrea Fraser, già in collezione, «Assemblage» (1969), dell’85enne ceco Bela Kolarova, «Photo Booth» (2008) dell’inglese Lorna Simpson, «>» (2008) dell’inglese Tris Vonna-Michell (1982), e infine, il video «Nature Morte» (2008) del libanese Akram Zaatari. Ch. Za.

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